“Si apprende con considerevole stupore che il sindaco pittelliano di Colobraro si sia convertito all’ambientalismo puro e duro, tanto da invocare il SI al prossimo referendum. Il sindaco di Colobraro fa l’ambientalista con il petrolio e poi vorrebbe costruire una mega discarica di rifiuti urbani in uno dei luoghi idrogeologicamente più instabili del circondario, a pochi metri dalle abitazioni degli agricoltori, dai floridi campi coltivati a frutteto e a pochi
chilometri dai centri abitati di Tursi e Colobraro. Ad oggi ha già riaperto la vecchia discarica predisponendola all’accoglienza di ulteriori 20 mila metri cubi di rifiuti.” Il consigliere comunale di MuoviAmo Tursi, Antonio Di Matteo, non usa mezzi termini per canzonare Andrea Bernardo, sindaco di Colobraro.
“Una mega discarica di 200 mila metri cubi, costruita a gradoni, su un pendio argilloso, affianco ad un’altra discarica ecomostro appena riaperta, chiusa più volte a causa di frane che interessavano proprio i rifiuti che conteneva, incendi, perdite di percolato, mancato rispetto delle autorizzazioni, smaltimento irregolare di rifiuti. Un
progetto pericoloso – prosegue Di Matteo – da realizzare solo per sanare le casse disastrate, dallo stesso sindaco, di un Comune che potrebbe fare del turismo il proprio settore trainante, ma che invece vorrebbe speculare sui rifiuti. Il sindaco ambientalista predica bene e razzola malissimo. Ancora rimbomba nelle nostre orecchie la sua
risposta alla nostra domanda sulle possibili ripercussioni negative che la discarica avrebbe comportato per il suo territorio: “(la discarica è) lontana dagli occhi, lontana dal cuore”. Un sindaco come quello di Colobraro non ha alcun diritto di parola in tema di ambiente, visto che il suo Comune è tra gli ultimi in ogni parametro di buona amministrazione dei rifiuti urbani, tra cui la percentuale di
raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Senza parlare delle discutibili proroghe senza bando realizzate per la gestione del ciclo dei rifiuti comunali. Insomma, un sindaco ondivago di fronte ai tanti temi ambientali del territorio.”
«Fa sorgere non pochi dubbi anche il silenzio dell’amministrazione comunale di Tursi, altri ambientalisti pittelliani. Eppure, la stessa maggioranza, appena due anni fa votava all’unanimità (Cosma compreso, oggi sindaco di Tursi) per esprimere il proprio parere contrario all’ampliamento della discarica in oggetto. Il Basso Sinni non ha alcun bisogno di discariche, visto che tutti i Comuni stanno realizzando brillantemente (escluso Colobraro) la raccolta differenziata. Servono impianti di trattamento a freddo dei rifiuti differenziati, solo quelli. MuoviAmo Tursi – conclude Di Matteo – invoca l’immediata convocazione di un consiglio comunale ad hoc, invitando anche i sindaci dell’Area Programma, affinché la Città di Tursi si dichiari di nuovo fermamente contraria ad ogni progetto di
discarica e faccia tutte le pressioni che la normativa ci consente per impedire la realizzazione di quella che sarà la causa della morte ambientale e commerciale di un’intera contrada agricola e dell’indotto.”