Per evitare il ripetersi di una nuova Scanzano, Valbasento e Val d’Agri, le aree che più delle altre risentono delle vicende negative delle estrazioni, devono dare vita ad un forte movimento di pensiero e di opinione con l’aggregazione di tutte le forze politiche e i movimenti che credono nel futuro del territorio. E’ il messaggio perentorio e chiaro lanciato nel corso dell’incontro con la cittadinanza di Pisticci di domenica sera sul tema “Petrolio. Le ragioni del Si”, con la partecipazione di cittadini e di esponenti politici, tra cui gli on. Filino e Placido, il cons. regionale Nicola Benedetto e Maria Murante, segretaria regionale di SEL. Una battaglia, che, come ha sottolineato in apertura Eligio Iannuzziello, deve coinvolgere tutta la popolazione, ora che la Magistratura riconosce quello che da anni si denunciava. Nel vivace dibattito a più voci, il sindaco di Craco Lacicerchia ha sollevato la questione ambientale attraverso auspicando un maggiore coinvolgimento dei comuni e spiegato le motivazioni per cui si deve votare Si al referendum del 17 aprile, di cui non si parla abbastanza. Anche Francesco Malvasi ha aggiunto che per stroncare il potere delle lobby occorre la partecipazione duretta del popolo nel principio del diritto-dovere del voto. Per Giovanni Rondinone, con i contratti in scadenza diventa davvero inconsistente l’alibi della perdita dei posti di lavoro, mentre il territorio viene gestito dalle multinazionali e l’acqua trattata con sostanze pericolose. In definitiva è in gioco la salute dei lucani per cui occorre fare ricorso alle energie alternative e a nuovi modelli di sviluppo anche per salvaguardare ambiente e turismo. Sul concetto di eticità del mondo del lavoro si è soffermato Rocco Caramuscio, che ha rivendicato la dignità della vita e della salute delle popolazioni lucane. Occorre andare avanti nella campagna di sensibilizzazione, che riveste un carattere politico; vincere politicamente per riaprire una discussione sul futuro della regione con programmi chiari e concreti di una alternativa politica. Lo ha ribadito Gianni Romaniello che ha pure auspicato lo sviluppo di energie rinnovabili. Michele Leone ha definito una vera tragedia quanto avvenuto in Val Basento con terreni inquinati a causa del comportamento irresponsabile di persone che hanno danneggiato il territorio, sostenendo l’importanza di un movimento nuovo per riappropriarsi del territorio. Una maniera diversa di fare politica e riflettere per il futuro. Unanime il coro delle proteste rivendicazioni. Da Pisticci devono partire nuove formule di alleanze politiche, nuove coalizioni per rivendicare e riappropriarsi del territorio. Pisticci ha smarrito le funzioni che aveva e da Pisticci deve giungere un primo segnale preciso cercando anche di recuperare la fiducia dei cittadini.
Giuseppe Coniglio