In una nota di Raffaele Tantone, membro del consiglio nazionale Psi, si auspica che le assemblee provinciali convocate per il prossimo fine settimana, non si riducano ad un mera elezione burocratica dei delegati al congresso nazionale del Partito Socialista che si terrà a Salerno dal 15 al 17 aprile, ma che piuttosto diventino punto di riferimento sui temi e le strategie ambientali, per la società lucana e per tutti socialisti italiani.
Sul punto, continua Tantone, la coincidenza fra le date del congresso e quella del referendum sulle estrazioni in mare, era stata già sottolineata nel mio intervento al consiglio nazionale,dove si era chiesto quantomeno di dedicare all’ambiente una delle sessioni di lavoro del congresso, proprio per evitare un approccio semplicistico e disinformato al tema delle estrazioni di idrocarburi e della strategia energetica nazionale.
Tale opzione strategica è divenuta una necessità politica, a seguito delle risultanze delle inchieste su Eni e Total,in particolare ritengo che come Psi abbiamo la laicità necessaria per non compiere scelte sull’onda del giustizialismo, soprattutto perchè molte delle questioni che l’opinione pubblica e la politica italiana scoprono solo adesso,in realtà sono da anni oggetto di approfondimento e di lotta politica da parte del Psi Basilicata.
Di fatti come socialisti lucani, continua Tantone, abbiamo posto i temi ambientali al centro della nostra azione politica, tanto che 3 anni fa si è costruita una mozione unitaria su base regionale,basandola proprio sulla sostenibilità, scrivendo a chiare lettere che c’erano dei gravi problemi da risolvere, nei rapporti con le compagnie petrolifere, nel ruolo della regione nel ciclo dei rifiuti urbani e speciali, nelle bonifiche Sin, nell’inceneritore Fenice e nelle società anfibie come Tecnoparco.
Da ultimo sottolineammo, come non poteva non avere conseguenze l’estrarre petrolio a ridosso del bacino idrico che serve l’acquedotto più grande d’Europa, e soprattutto come non avesse molta logica estrarre a Tempa Rossa per produrre petrolio da esportare in Turchia.
Su tali temi evidentemente la nostra azione non è stata sufficiente, ma abbiamo senz’altro conseguito risultati importanti,in particolare abbiamo cominciato a mettere dei piccoli granelli di sabbia nel meccanismo perverso del ciclo rifiuti, imponendo in consiglio regionale l’adozione della strategia rifiuti zero e della moratoria sui nuovi impianti.
Certamente c’è molto da fare, per tali ragioni insieme a molti compagni presenteremo alle assemblee provinciali un documento di proposte e di elaborazione politica su questi temi, con l’obiettivo di inserire tali tesi fra quelle che si discuteranno al congresso nazionale, affinchè diventino parte integrante della linea politica del Partito Socialista italiano nei prossimi anni.