Venerdì 8 aprile 2016 dalle ore 14,30 alle ore 18,30 e sabato 9 aprile dalle ore 9 alle ore 13,30 presso la sala Levi di Palazzo Lanfranchi a Matera è in programma il convegno “Scelte sagge in medicina”:
L’evento è organizzato dalla FNOMCeO (Federazione Nazionale Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri) e dall’OMCeO di Matera (Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri).
Lo scopo del convegno è di porre l’attenzione dei medici ma anche dei cittadini sul rischio di praticare e subire un overdiagnosis e un overtreatment. E’ importante richiamare l’attenzione dei professionisti sulla appropriatezza prescrittiva o meglio sulla appropriatezza clinica cioè effettuare la prestazione giusta, in modo giusto, al momento giusto, al paziente giusto.
Qualunque esame, intervento chirurgico o farmaco è appropriato se esercita un effetto utile o benefico per chi lo riceve e se supera possibili danni. L’appropriatezza di una prescrizione, sia essa diagnostica o terapeutica, non ha un valore assoluto ma va riferita alle condizioni, quasi sempre complesse, in cui quella pratica viene consigliata dal medico al paziente.
Il progetto nazionale “Fare di più non significa fare meglio”, a cui si collega il nostro Convegno, parla di una medicina sobria rispettosa e giusta che rispetti il paziente in quanto persona nel suo complesso, con i suoi valori e le sue preferenze.
Utilizzare pratiche inefficaci o inappropriate è una pratica comune e documentata che, oltre ad essere dannosa, spreca risorse preziose e sottrae ad altri, nel quadro di un sistema universalistico pubblico, la possibilità di ricevere cure di cui ha bisogno.
Il Medico deve agire con autonomia e responsabilità avendo come unico riferimento la relazione di cura con il suo paziente, fatta di visita, ascolto, consigli e infine di prescrizioni.
Ai cittadini viene fatto credere, soprattutto dai media, che tutte le cure sono utili, che fare di più è sempre meglio che la tecnologia è in grado di risolvere qualunque problema e ogni tentativo di ridurre sprechi e pratiche inutili viene interpretato come un attentato alla salute. Per questo è importante diffondere soprattutto fra i cittadini la cultura delle buone pratiche e ogni Medico, sulla base della letteratura scientifica, del codice deontologico e della appropriatezza clinica deve evitare pratiche inutili ed inefficaci abbandonando il grave fenomeno della Medicina difensiva.
L’individuazione, insieme alle Società Scientifiche, di pratiche cliniche inutili ed inefficaci costituisce un esempio concreto di come, in alleanza con le associazione dei cittadini, si possano evitare prescrizioni inappropriate ed evitare sprechi tenuto conto anche delle scarse risorse economiche del Servizio Sanitario Nazionale.