Si deve operare in modo sinergico e ciascuno deve impegnarsi per quanto gli compete, in una connessione stretta e continua con gli altri, per fare un lavoro comune, dando sostegno alle persone che sono affette dalla sindrome dell’autismo e alle proprie famiglie. E’ quanto emerso dal convegno “Autismo a scuola”, organizzato dall’IIS “Isabella Morra” di Matera, che ha avuto luogo ieri mattina nella sala consiliare della Provincia, alla presenza delle istituzioni e di relatori provenienti dal mondo della scuola, della sanità e del sociale. Ad aprire i lavori, moderati dalla giornalista Mariangela Lisanti, è stato il dirigente scolastico Rosaria Cancelliere, che ha illustrato quello che offre il CTS dell’istituto. “E’ importante – ha spiegato la preside – far conoscere alla comunità cosa il CTS (Centro Territoriale di Supporto territoriale) offre; oltre alla formazione e alla conoscenza delle nuove tecnologie nella didattica, avrà un’altra competenza. Sarà, infatti, attivato uno sportello sull’autismo, che diventerà un punto di riferimento per le famiglie e per le scuole”. Dopo i saluti del viceprefetto Linda Camerini, del sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, dell’assessore comunale alle Politiche sociali Marilena Antonicelli e del direttore dell’Ufficio IV Ambito Territoriale Provinciale di Matera Nicola Caputo, è seguito l’intervento del professore Nicola Cernusco, formatore/operatore CTS provinciale di Matera che ha illustrato e chiarito i compiti e le funzioni dei CTS. Il dottore Luigi Bradascio, presidente della IV Commissione Sanità della Regione Basilicata, ha evidenziato come sia necessario occuparsi di queste persone costantemente, facendo sentire loro un sostegno continuo. “Si tratta di una patologia – ha detto Bradascio – che va curata alla presenza di una rete capillare sul territorio di centri diurni che si occupino di queste persone in età adulta”. A questo proposito il consigliere regionale, che è stato anche il promotore della legge sull’istituzione di un centro regionale di riferimento sull’autismo, ha annunciato che questi centri saranno costituiti. Interessanti le relazioni del professore Guido Dell’Acqua dell’Ufficio IV Direzione generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione del Miur di Roma, che ha illustrato le linee guida che il Miur ha attuato sull’inclusione scolastica, e della psicologa e psicoterapeuta Cinzia Raffin, presidente e direttrice scientifica della Fondazione “Bambini e Autismo” Onlus di Pordenone, che ha offerto una relazione dettagliata sul tema, anche attraverso video su alcune situazioni riguardanti persone affette da autismo. La conclusione dei lavori del convegno sono stati affidati alla dottoressa Lucrezia Stellacci, già capo del Dipartimento Miur Roma e consigliere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione di Roma, che ha evidenziato come deve essere sempre maggiore l’integrazione di queste persone nella società e che la scuola in questo senso deve avere un ruolo fondamentale.
Michele Capolupo