Si è costituita a Matera la Delegazione dell’Accademia Italiana della Cucina, istituzione culturale della Repubblica Italiana, fondata da Orio Vergani nel 1953 a Milano. La Delegata materana, Marilena Tralli, ha coordinato il convivio inaugurale che si è tenuto mercoledì 13 aprile, presso il ristorante Baccanti, nei Sassi.
Anche Matera entra dunque a far parte della prestigiosa Accademia che ha il compito di salvaguardare, insieme alle tradizioni della cucina italiana, la cultura della civiltà della tavola, espressione viva e attiva dell’intero Paese. Una delegazione, quella materana, fortemente voluta dal Presidente Nazionale dell’Accademia Italiana della Cucina, Paolo Petroni.
“Un obiettivo raggiunto -afferma Petroni- per tutelare, rilanciare e valorizzare la cucina tradizionale del territorio materano. Quello di Matera è un presidio significativo visto che l’Accademia Italiana della Cucina è presente in 40 paesi del mondo e in tutta Italia. Mancava qui a Matera, capitale Europea della Cultura 2019, ed era una cosa insopportabile, per cui ho pregato il coordinatore territoriale, Antonio Masella, di contattare delle persone che potessero costituire questa delegazione. Ora finalmente la delegazione c’è ed io sono felicissimo come Presidente di essere qui a inaugurarla. Il cibo fa parte della storia ed è al secondo posto, dopo i monumenti, tra gli interessi quando si visita una città”. Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato, tra gli altri, il Prefetto di Matera, Antonella Bellomo, il Coordinatore Territoriale della Basilicata Antonio Masella e il Direttore del Centro Studi Territoriale della Basilicata, Ettore Bove oltre agli Accademici delle Delegazioni di Pollino Policastro, Potenza, Vulture, Altamura, Brindisi e Valle D’Itria.
La Delegata Marilena Tralli, dopo aver ricordato la figura del professor Giuseppe dell’Osso, lucano che dal 2001 fino alla sua morte fu Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina ed al quale è stata intitolata la Biblioteca dell’Accademia presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca, ha sottolineato “la necessità per Matera di mostrare in maniera più forte la propria identità: la cultura della cucina, insieme al patrimonio artistico e paesaggistico, offre il suo indispensabile contributo all’affermazione di questa identità”.