“L’affronto fatto dalla dirigenza di Trenitalia alla comunità lucana è di una gravità inqualificabile”. Così il sindaco Raffaello de Ruggieri commenta il mancato incontro fra i sindaci lucani in delegazione a Roma e i vertici della società.
“Ieri una delegazione della Basilicata, guidata dall’assessore Aldo Berlinguer con i due presidenti delle province lucane e con molti sindaci del territorio, giunta a Roma per segnalare le deficienze dei collegamenti ferroviari lungo la tratta Taranto-Potenza-Napoli-Roma, è stata disinvoltamente messa alla porta dai responsabili di una società fittiziamente privata, ma che si ciba di risorse pubbliche.
L’autorevole delegazione lucana aveva l’obbligo di trasferire la decomposizione ferroviaria che tutti gli utenti soffrono nel momento in cui utilizzano l’Intercity 700 che colega la Basilicata a Salerno, Napoli e a Roma.
Quella messa in atto ieri, è stata una protesta civile e pacifica, ampiamente Annunciata, portata da tutte le istituzioni territoriali della Basilicata.
Non aver avuto neppure la formale sensibilità di ricevere la delegazione appartiene al rituale dell’arroganza.
Non è altro – prosegue il sindaco – che la traduzione dirigenziale di quello che rappresenta il cosiddetto collegamento ferroviario tra la Basilicata e la Capitale che ho più volte definito una roulette trasportistica: sai quando parti, non sai quando arrivi e se arrivi.
Tutto questo nel disconoscimento di quello che è il ruolo della città di Matera che, quale capitale europea della cultura nel 2019, rappresenterà l’Italia al cospetto dell’Europa.
Sono ancora presenti le vibranti parole del Presidente del Consiglio Matteo Renzi che denuncia ripetutamente l’isolamento della città di Matera, soprattutto nei collegamenti ferroviari.
La stazione di Ferrandina – precisa ancora il sindaco – è uno dei terminali ferroviari strategici di Matera che, a mio avviso, dovrebbe essere individuata come la stazione di Ferrandina-Miglionico-Pomarico-Matera.
Anche per tale ragione – conclude il sindaco – le passate sollecitazioni a realizzare il primo segmento del corridoio Murgia-Pollino, impone la riqualificazione e la realizzazione dell’asse viario Ferrandina-Matera-Gioia del Colle.
Attendo da Trenitalia un appuntamento nella loro sede di Roma in tempi ravvicinati per rinnovare il valore della presente denuncia e per attivare l’obbligata qualità funzionale della tratta ferroviaria che collega Roma alla Basilicata e a Matera”.
Gianni Leggieri, consigliere regionale Movimento 5 Stelle: “La marcia su Roma ed il fallimento della politica dialogante”. Di seguito la nota integrale.
Legittima la protesta dei Sindaci lucani a Roma per riportare l’attenzione di chi conta sulla situazione delle infrastrutture in Basilicata e in particolare sulla mancanza di collegamenti ferroviari veloci, peccato che ancora una volta il tutto si è concluso in maniera amara per i lucani. La protesta pacifica completamente snobbata dai vertici di Trenitalia che si sono rifiutati finanche di ricevere una delegazione guidata dall’Assessore regionale Berlinguer, dà il senso di quanto poca attenzione ci sia per il nostro territorio.
Il senso di quanto i cittadini lucani siano poco considerati e la Basilicata sia associata unicamente all’affare petrolio. Un assessore regionale e una nutrita schiera di amministratori locali che vengono trattati in questa maniera e neppure ricevuti è l’ennesimo schiaffo all’intero popolo lucano. Altro che politica dialogante e grandi risultati ottenuti grazie al dialogo con il governo. A Roma nessuno pensa a questa terra e alle esigenze reali del territorio. Da Roma la Basilicata è vista come una grande macchia nera che va risucchiata completamente per consentire a pochi faccendieri di arricchirsi a discapito di noi tutti.
La politica regionale del dialogo voluta da Pittella ha fallito su tutti i fronti ed è giunto il momento di cambiare registro. E’ giunto il momento di far sentire a Roma che la Basilicata esiste e ha voglia di emergere, di uscire fuori da questo enorme pozzo nero in cui siamo stati cacciati da decenni di malaffare e cattiva politica. Basta chiacchiere e basta tavoli dove si fanno inutili discussioni, basta rimanere supini rispetto alle decisioni che vengono calate dall’alto.
Tutti i politici lucani hanno il dovere di lottare per ottenere il meglio per questo nostro popolo chi ritiene di dover servire altri padroni e fare altri interessi deve andare a casa. Non è possibile continuare ad accettare compromessi al ribasso sulla pelle dei cittadini, è tempo di fare realmente gli interessi del popolo, della comunità lucana con azioni concrete e alzando la voce, se necessario, sui tavoli che contano. Basta servilismi e inchini, i lucani hanno bisogno di amministratori combattivi e determinati, non di falsi gladiatori.
E aspettassero sempre il sidaco e l’autorevole delegazione.
Così chissà se ci mettiamo in testa chi sono Matera e la Basilicata per il resto del paese e perché viviamo tali carenze infrastrutturali rispetto al resto dell’Italia