Al referendum sulle trivelle la Basilicata lancia un segnale che dimostra che non sono “quattro comitatini” a battersi per l’ambiente, ma un’intera popolazione.
Matera è l’unica provincia ad avere superato il quorum del 50% (52,34%) e la città dei Sassi ha raggiunto addirittura il 57,44%. Per il presidente di Confapi, Enzo Acito, Matera ha dimostrato ora di avere le carte giuste per essere capitale europea della cultura.
Il 17 ottobre 2014 la commissione di valutazione ci conferì il titolo, ma oggi la popolazione ha dimostrato, col voto di domenica scorsa, di valere quel titolo. Recandosi alle urne i cittadini materani hanno dimostrato di essere liberi e di avere una sensibilità su questi temi. Questo dato culturale fa la differenza con altre regioni che pure hanno promosso il referendum ma che non hanno raggiunto il quorum.
Per il presidente Acito il dato referendario deve fare riaccendere i riflettori sulle problematiche ambientali, come stanno dimostrando le cronache di questi giorni. Anni fa Confapi Matera, in tempi non sospetti, aveva sollevato la questione dell’ambiente e quell’azione adesso si coagula intorno a un aspetto culturale.
Oggi in Basilicata e a Matera – commenta il presidente di Confapi – si è creato un sentimento di cui bisognerà tenere conto nelle prossime decisioni che saranno prese. Il nostro orgoglio, il nostro spirito di appartenenza, non possono essere sottovalutati da chi detiene le leve del potere. Matera ha dimostrato di meritare il titolo di capitale europea della cultura ed è in grado di dimostrare anche di trainare l’economia della Basilicata.