Uno strano, infinito, indimenticabile pomeriggio quello vissuto sabato 16 aprile in quel di Venosa. Una vittoria sofferta, ottenuta dopo una partita avvincente, dai mille volti, l’aggancio alla vetta, la possibilità,finalmente concreta, di giocarsi un’intera stagione negli ultimi sessanta minuti in un ‘autentica finale da disputarsi in casa, di fonte al pubblico materano. Eppure la gioia dei materani è offuscata dalla rabbia per tutto quello che ci è successo. La squadra biancoazzurra si aspetta affrontare una guerra sportiva, una battaglia in campo e gli avversari ce l’hanno messa tutta. Grinta, agonismo, provocazioni, falli a gioco fermo: tutto “nella normalità”, anche perchè probabilmente anche la squadra materana al posto loro avrebbe fatto lo stesso. L’importante è che, a fine partita, c’è stata una stretta di mano e tutti hanno discusso da persone civili e perbene. Purtroppo la società materana non può accettare il fatto di dover giocare l’ennesima partita decisiva “menomati” a causa di cervellotiche decisioni arbitrali frutto non di premeditazione o malafede, ma solo di inadeguatezza al difficilissimo compito che sono chiamati a svolgere e di un pizzico di presunzione.
Venendo alla cronaca del match, va detto che ai ragazzi di Venosa non è bastato buttare il cuore oltre l’ostacolo, giocare come se non ci fosse un domani. La Futura ha gente più esperta che, nei momenti caldi dell’incontro ha fatto la differenza. La prima frazione di gioco si apre subito col vantaggio biancazzurro siglato da Latorre dopo 41 secondi. La partita sembra in discesa ed Onofrio sigla il raddoppio su schema da corner calciato da Contini. Lo stesso contini sfiora il 3/0 con una fucilata da metà campo che si stampa all’incrocio dei pali. La squadra di casa fa tanto possesso palla ma non è mai pericolosa ed il muro difensivo eretto da Rispoli e compagni sembra insormontabile.
Si va al riposo sul risultato di 0-2 con i montoni che sembrano essere in pieno controllo del match.
La ripresa comincia alla stessa maniera ma al minuto 3.30 Argenti supera Logiudice e riapre parzialmente la gara. Sull’ 1-2 l’episodio che sembra “girare”le sorti dell’incontro e dell’intero campionato: Rispoli, ammonito nel primo tempo per non aver rispettato la distanza in barriera (ammonizione fiscalissima dato che in precedenza e anche successivamennte verrà adottato un diverso criterio nei confronti di altri giocatori dell’Essedisport) commette un normale fallo di gioco a centrocampo. Viene fischiato fallo e nessuna sanzione viene comminat al giocatore amalfitano dal direttore di gara. A questo punto si scatenano le proteste dei giocatori e dirigenti di casa che circondano l’altro direttore di gara invitandolo a prendere provvedimenti e, dopo tante proteste, ecco la beffa del secondo cartellino che costerà al forte centrale amalfitano, la squalifica per la gara – spareggio di sabato prossimo contro il Comprensorio Medio Basento. Da quel momento, i direttori di gara si ergono a protagonisti assoluti espellendo Pasquale Sacco, mister Lamacchia e il suo vice Tataranni. Quando tutto sembra perduto, privi della guide tecniche in panchina ed in campo, i ragazzi della Futura reagiscono, difendono benissimo con l’uomo in meno (e con in campo Contini con un braccio rotto!) e sembrano chiudere la gara con il solito, grande Latorre e con un perfetto destro di Gammariello. 1-4 e partita che sembra in ghiaccio a favore dei biancazzurri, grazie anche a bellissime parate di Logiudice, in grande spolvero. A 5 minuti dal termine, però, accade quello che non ti aspetti: il Venosa in 180 secondi pareggia con i gol di Paulangelo, Del Cogliano e di Mollica: 4-4 e tutto da rifare! I ragazzi di mr De Chirico ci credono, lottano su ogni pallone e sfiorano il clamoroso vantaggio con Paulangelo che coglie un palo incredibile a portiere battuto. Il finale, però, è tutto della Futura : allo scadere Caione sigla il 4-5 che manda in visibilio i tifosi ospiti e capitan Calbi, con una cannonata di sinistro su calcio piazzato, mette il punto esclamativo sul match. Il gol del 5-6 di Del Cogliano, siglato al termine di un recupero fiume deciso dalla coppia arbitrale, serve solo per mettere a dura prova le coronarie di tifosi, dirigenti e staff tecnico dei biancazzurri. Al triplice fischio finale, gioia incontenibile per il traguardo raggiunto e rabbia, tanta rabbia per una direzione di gara non all’altezza e per qualche commento poco sportivo di qualche giocatore di casa, comprensibile tuttavia vista la tensione accumulata in una gara in cui i punti in palio valevano tanto per entrambe le squadre.
Tutte le energie rimaste, adesso, vanno convogliate verso l’ultima, grandissima sfida di sabato prossimo: vincere significherebbe serie B. Giocarcela ad armi pari sarebbe stato più giusto ma siamo sicuri che a questi ragazzi non manca il carattere, la grinta e l’autostima necessaria per regalarci un sogno. Futura Matera adesso ci crede, nulla è impossiBile.
Apr 18