Quentin Hoper mette il sigillo sull’ultima tappa, Arslanov vince il Giro
La salita finale verso Genzano di Lucania lancia il belga. Il russo chiude terzo e fa sua la corsa
Finale scoppiettante, proprio come ci si attendeva, per la trentesima edizione del Giro di Basilicata che ha visto scintille tra i suoi protagonisti fino agli ultimi metri dell’ultima salita della frazione conclusiva. Per la tappa l’ha spuntata il belga Quentin Hoper, già secondo nel 2010 in classifica generale, e oggi abile a scattare nel momento giusto, a 2 km dall’arrivo di Genzano di Lucania e a giungere in solitaria sul traguardo davanti al gruppetto dei contendenti alla maglia bianca. Tutto immutato in classifica generale: Ildar Arslanov, dodici mesi dopo il connazionale Shaymuratov (che, per onor di cronaca, si è messo a completa disposizione del compagno dopo la prima tappa), vince il Giro di Basilicata davanti ai rivali Mezhechev (Siberia) e Maidos (Kazakistan) dopo un’entusiasmante lotta senza esclusione di colpi.
Il primo attacco, a pochi chilometri dalla partenza, l’ha portato ancora una volta il kazako Zemlyakov che con la sua azione è riuscito ad aggiudicarsi il Gpm posto in località Tre Cancelli e successivamente il Traguardo Volante di Tricarico. Dopo un estemporaneo tentativo di cinque atleti (tra cui il futuro vincitore di tappa), è Antonio Di Sante (Caffè Mokambo) ad avvantaggiarsi per una trentina di chilometri. Ripreso l’abruzzese, ci prova il suo compagno Carlo Astolfi, in compagnia dell’israeliano Goldstein, il kazako Mordvintsev e il russo Tanovichii, l’ultimo ad arrendersi poco prima dell’inizio dell’ascesa finale. In questi frangenti prova ad anticipare i tempi il secondo in classifica, il siberiano Mezhechev, supportato dal compagno Akhmametyev, ma ovviamente il leader non lascia spazio e si riporta su di lui nel volgere di pochi chilometri. Come detto, la situazione si risolve ai meno due con lo scatto deciso di Hoper che va a cogliere il meritato successo davanti a Shumov (che vincerà la classifica a punti), Arslanov, Maidos e gli italiani Santo Cataudella (ASD Renault) e Amedeo Lorenzini (Mengoni).
«Ci tenevo a far bene dopo il secondo posto del 2010 – racconta il vincitore di oggi, che è anche il campione regionale di Vallonia – e dopo il terreno perso nella prima tappa ho cercato di puntare ad un successo parziale e l’ho colto proprio all’ultima occasione, forse la tappa più adatta alle mie caratteristiche di scalatore. L’anno prossimo farò il salto nella categoria degli Under 23 ma il mio sogno è certamente quello di diventare professionista».
«Dopo la brutta caduta occorsami ieri – spiega il vincitore del Giro – non pensavo di poter mantenere la leadership in questa tappa impegnativa, anche perché stanotte non sono riuscito a riposarmi come avrei dovuto. Invece le gambe hanno risposto al meglio e ho potuto rispondere agli attacchi dei miei avversari che non sono certo mancati. Ora mi attendono i Campionati del Mondo in Danimarca e devo cercare di arrivare all’appuntamento nella miglior condizione possibile, recuperando le fatiche di questo Giro».
«Anche quest’anno è finita – dichiara un provato Vincenzo Sileo – e possiamo dire che tutto è andato per il meglio. Il tempo ci ha dato una grossa mano e la carovana ha potuto affrontare le strade del Giro in assoluta sicurezza e, per quanto possibile, godere degli splendidi panorami della nostra Regione. Un ringraziamento doveroso va ai nostri sponsor, agli enti istituzionali, alle forze dell’ordine, ai volontari e a tutti coloro che ci hanno permesso di vivere questa splendida trentesima edizione del Giro di Basilicata. Giusto il tempo di rifiatare e dal mese prossimo saremo al lavoro per la trentunesima!».
La fotogallery dedicata all’ultima tappa del Giro di Basilicata e alle premiazioni finali