I Consiglieri comunali del centrosinistra di Matera in una nota attaccano nuovamente il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, questa volta sulle opere pubbliche. In particolare la minoranza punta il dito sul piano vendite che il Comune di Matera avrebbe predisposto per vendere la ex scuola Alessandro Volta per farne un albergo. Di seguito la nota inviata alla nostra redazione.
L’Amministrazione Comunale di Matera si appresta a portare in Consiglio Comunale il Piano delle alienazioni e dismissioni che sarà allegato al bilancio di previsione 2016. Già in Commissione Patrimonio tutti i consiglieri del centrosinistra hanno fatto osservare che al di là di un mero elenco di immobili (terreni ed edifici) la Giunta De Ruggieri non ha fatto conoscere in base a quali criteri tale piano è stato elaborato né la visione generale entro cui si collocano queste decisioni. Infatti, alle obiezioni formulate l’Assessore Prete si è limitata a dichiarare che il piano è il frutto di una serie di non meglio identificate “manifestazioni di interesse” che sarebbero pervenute all’amministrazione. Quasi a confessare che il piano è più il frutto di suggerimenti che vengono dall’esterno che una seria e ponderata programmazione, proprio nella fase più importante che vive la città capitale europea della cultura. L’unico strumento individuato per valorizzare il patrimonio sarebbe la vendita. Non c’è dunque nessun criterio-guida, nessuna priorità, nessuna scelta che ispira il Piano. E ciò è testimoniato dall’inserimento nel piano delle vendite della ex-scuola A. Volta in via Lucana, i locali del Centro di quartiere “Tre Torri” in via Trabaci, i locali di via Sallustio (centro commerciale “Il Circo”), un immobile in via Bari e i locali in via L. Protospata (ex-Fornaci). All’ultimo momento ieri sera sono stati inseriti anche i locali facenti parte del parcheggio multipiano di via Lucana. Conosciamo bene la condizione di carenza di contenitori al servizio delle diverse attività cittadine, a cominciare da quelle culturali e sociali. Non sfuggirà la storica necessità di edilizia scolastica e di luoghi di aggregazione. Abbiamo molto insistito sull’importante struttura dell’Alessandro Volta che attraverso una seria ristrutturazione potrebbe essere destinata a funzioni museali oppure rispondere per esempio alle necessità più volte manifestate dall’Istituto di Alta Cultura Conservatorio Statale di musica di Matera. L’impressione che si ricava invece è che ci si appresti ad una “operazione alberghiera” che forse fa gola a qualcuno. Così come è ben noto l’utilizzo istituzionale e sociale che in questi anni è stato assegnato ai locali del “Circo” dove oltre alla sala del consiglio comunale tante associazioni di volontariato hanno trovato posto per attività e sapevano che quelli sarebbero diventati la “casa del volontariato”. Una riflessione andrebbe fatta anche sulla destinazione del centro di quartiere “Tre Torri” ex sede della Polizia Locale anziché sbrigativamente deciderne la vendita. Prima di procedere alla svendita del patrimonio culturale della città è necessario una larga consultazione del mondo associativo, del volontariato e delle istituzioni culturali.
I Consiglieri comunali del centrosinistra di Matera
Nella foto in basso il prospetto con il piano di dismissione dei fabbricati
È chiaro che l’attuale minoranza sa bene come dismettere i beni comunali! Basta andare a rivedere il bando per la vendita dell’immobile di Piazza del Sedile oggi adibito ad albergo.
Bisogna guardare oltre il 2019 …. certo favorendo i grossi imprenditori e disprezzano le strutture a gestione familiare che danno un sostentamento ai cittadini..deluso !
lobbisti peggio del centro sinistra. Arpab ha cercato locali per la sua sede tra quelli pubblici disponibili e non li ha trovati ed adesso va a comperare uno da privati. Il lobbismo del mattone è trasversale
Visto i risultati dell’arpab, li consiglierei di prendersi una sede . nelle immediate vicinanze della discarica o meglio dentro le vasche di raccolta.
La città si dovrebbe fare questa domanda e darsi una risposta. Ci crediamo al turismo? iL turismo puo divenire volano di sviluppo della città sia in termini lavorativi che sociali? Ma la domanda più importante é: quanti turisti vogliamo ospitare? NOn facendo parte del mondo associativo, culturale ecc… menzionato dal @exsantosubito,ma non sarà il caso che le associazioni caritatevoli comincino a scomparire , creare invece uOMINI liberi che si possono procurare il pane da soli? Ben venga un albergo, come poteva venire bene un albergo agli ex giardini porcari, ex banca d’italia. Se le strutture alberghiere rispettano le regole del lavoro e la qualità dei servizi richiesti dalla clientela turistica mondiale ,hanno necessità di tanta forza lavoro , non solo di addetti ai piani, o camerieri ecc ma anche di amministratori, portieri e personale che parla varie lingue, manutentori, tecnici ecc…. QUanti turisti vogliamo ospitare? Voglio ricordare che il TURISMO é UNa INDUSTRIA, come tale va PROGETTATA e GESTITA..SE costruisci una fabbrica la progetti e la costruisce per produrre un determinato bene, sapendo già il numero massimo che nei puoi produrre. Qui a Matera la fabbrica del turismo è fatta di realtà che si contrappongono tra di loro. I vari reparti invece di agire in armonia per aumentare la produzione, fanno di tutto per fermarla.All’ora vedi B e B. contro alberghi, case vacanze contro b.e b, guide turistiche , contro moto carozzelle. ristoranti contro bar, per concludere gli amministratori ( comune di matera) che sono contro tutti i reparti di questa enorme fabbrica( viceversa).