Giuseppangelo Canterino, portavoce cittadino di Garaguso di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in una nota sottolinea che sindaco e maggioranza hanno sostenuto la manifestazione del 14 aprile a Roma, ma non si accorgono dello stato in cui versa la stazione ferroviaria locale. Di seguito la nota integrale.
Oltre 50 sindaci guidati dal presidente dell’Anci, rappresentanti delle Province, della Regione e un parlamentare della Basilicata, si sono recati a Roma, il 14 aprile scorso, presso la sede di Trenitalia senza tuttavia essere ricevuti.
Ma quel che è peggio è che lo spiacevole episodio dimostra la debolezza strutturale del potere contrattuale della Regione Basilicata nei confronti del Governo centrale, sfacciatamente interessato a noi solo per le estrazioni petrolifere e disinteressato su tutto quanto non sia connesso al petrolio.
Al netto di ciò, quello della stazione ferroviaria di Garaguso-Grassano-Tricarico rappresenta un caso a dir poco emblematico.
Il presidente del Consiglio comunale di Garaguso ha convocato – in data 11 aprile 2016 – un consiglio comunale al cui punto “5.” si legge: «Iniziative volte alla velocizzazione dell’attuale servizio di ‘lunga percorrenza’ (treni intercity ‘Taranto-Potenza-Salerno.Napoli.Roma’). Adesione alla manifestazione del 14 aprile 2016 a Roma».
Peccato, però, che i votanti a favore di questo dispositivo (sindaco e maggioranza) non abbiano tenuto conto delle condizioni in cui versa la stazione ferroviaria in questione.
Da un sopralluogo effettuato nei primi giorni di aprile 2016, a seguito di numerose segnalazioni verbali inoltrateci da diversi utenti, abbiamo preso atto della situazione di grave degrado ed abbandono in cui versa l’intera area summenzionata, a partire dall’edificio della stazione stessa.
In particolare, abbiamo rilevato quanto segue:
– condizioni di sporcizia e di scarsissima cura degli ambienti;
– presenza di una “sala d’attesa” non igienica, inagibile e non curata;
– assenza (causa chiusura) dei servizi igienici pubblici;
– malfunzionamento del servizio di erogazione di acqua potabile;
– mancanza di un servizio di videosorveglianza.
Considerato che la zona in oggetto è bacino d’utenza di molti paesi, ossia luogo di passaggio di numerosi studenti e pendolari, abbiamo ritenuto opportuno segnalare a chi di competenza (Comune di Garaguso ed RFI in primis) di farsi carico di un’azione immediata volta al ripristino dell’igiene, della sicurezza e dell’agibilità della stazione.
Oltre a questo, abbiamo esortato gli stessi organismi a farsi carico della risoluzione dell’annoso problema della videosorveglianza.
Nell’attesa che i soggetti interessati intervengano quanto prima, non possiamo non sottolineare come il sindaco di Garaguso abbia preferito ancora una volta “apparire” piuttosto che “essere”, non tenendo conto del fatto che il Comune era deputato alla cura degli ambienti della stazione ferroviaria e portando ancora una volta la maggioranza a votare a favore di un’iniziativa per niente oculata.