Il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Castelluccio lancia l’allarme sui fondi UE. Di seguito la nota integrale.
Mentre siamo in attesa di conoscere il “tesoretto” di Renzi per il Patto per il Sud-Basilicata rischiamo di perdere 158 milioni di euro di fondi Ue, in quanto risorse non ancora certificate. Il dato diffuso dall’Ufficio studi della CGIA fa seguito agli 8,6 milioni di euro già persi e in dotazione del Psr 2007-2013 e ad altri 6,13 milioni di euro da riprogrammare. Non possiamo e dobbiamo distrarci come sollecitiamo da tempo”. Ad affermarlo è il consigliere regionale Paolo Castelluccio (Fi) precisando che è lo stesso Ufficio studi della CGIA a ricordare che le regioni hanno comunque tempo fino al 31 marzo 2017 per presentare le pezze giustificative delle spese sostenute, anche se queste ultime devono essere state sostenute entro e non oltre la fine dello scorso anno. L’allarme lanciato dal coordinatore CGIA Paolo Zabeo (“sarebbe inconcepibile che in una fase di crisi e di difficoltà in cui versa il nostro Mezzogiorno lasciassimo a Bruxelles qualche miliardo di euro per l’ignavia o l’incapacità delle burocrazie regionali a portare a casa queste risorse”) ci trova particolarmente sensibili come dimostra il convegno promosso la settimana scorsa a Potenza con l’europarlamentare Laura Conti. Tra l’altro – dice Castelluccio – esiste già uno “Sportello Europa” istituito dalla Regione ma non assolve alle funzioni di cui i destinatari della spesa comunitaria hanno bisogno, vale a dire un presidio di riferimento, in regione e a Bruxelles, per l’informazione e la documentazione comunitaria per le amministrazioni, le attività economiche, i soggetti privati del nostro territorio. Imprese, giovani, cittadini, devono poter reperire in modo diretto e veloce tutte le informazioni sui bandi e le opportunità di finanziamento, avere risposte su richieste di approfondimento relative ai programmi, misure e azioni. Uno sportello, quindi, che deve promuovere seminari ed eventi sugli ambiti di intervento dei programmi comunitari e sulle modalità di partecipazione ai bandi, fornire informazioni, supportare i soggetti interessati al fine anche di stimolare le potenzialità progettuali del territorio. Penso ad una struttura snella, efficiente e moderna in grado di favorire i processi di integrazione politica, legislativa, economica e sociale della Basilicata e con l’Unione Europea. Solo così il nuovo sessennio potrà rappresentare strumento centrale di crescita economica e sociale del territorio della Basilicata. La dimensione europea è l’orizzonte a cui la Basilicata deve guardare”.
Apr 25