Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Antonio Materdomini esprime alcune valutazioni dopo l’approvazione del rendiconto 2015 del Comune di Matera. Di seguito la nota integrale.
Materdomini (M5s): “Nessun investimento per benessere dei cittadini e sviluppo”.
Nell’ultima seduta di consiglio comunale, in data 26 aprile, è stato approvato a maggioranza il rendiconto di gestione relativo all’anno 2015. Un’occasione persa per il Movimento 5 stelle per veicolare risorse verso questioni fondamentali quali il monitoraggio della qualità dell’aria e della riduzione dell’inquinamento, lo sviluppo di PMI e artigianato, l’innovazione e la ricerca, la diversificazione fonti energetiche – rinnovabili sostenibili – e il sostegno all’agricoltura.
Il voto contrario del Movimento 5 stelle è scaturito da considerazioni relative al mancato utilizzo di risorse per questioni fondamentali quali il monitoraggio della qualità dell’aria e della riduzione dell’inquinamento, lo sviluppo di PMI e artigianato, l’innovazione e la ricerca, la diversificazione fonti energetiche – rinnovabili sostenibili – e il sostegno all’agricoltura.
“Un bilancio che si preoccupa solo di coprire i buchi finanziari prodotti negli anni con la pessima gestione dei rifiuti. Le voci di bilancio non pervenute nel rendiconto 2015 finalizzate al benessere dei cittadini e allo sviluppo della città di Matera, come evidenziato dal M5S, non erano state previste neanche nel preventivo 2015 – dichiara Antonio Materdomini, consigliere comunale del M5S di Matera che prosegue affermando che – è stato lo stesso consigliere di maggioranza Angelo Cotugno, durante lo svolgimento del consiglio comunale, ad ammettere candidamente che, di fatto, non è stato speso un centesimo per le voci da noi indicate, poiché non erano state previste. Evviva la sincerità!“
Il rendiconto approvato in consiglio è frutto di una doppia gestione: dell’Amministrazione Adduce per i primi 4 mesi del 2015 e della nuova giunta De Ruggieri.
“Naturalmente, il dimezzamento delle tasse promesso in campagna elettorale – conclude Materdomini – non si è verificato, anzi i contributi principali come TARI e TASI sono aumentati rispetto al 2014. In attesa del preventivo 2016 con la famosa riduzione dei tributi del 50%, non potevamo votare in altro modo se non contrari all’ennesima presa in giro a danno dei cittadini”.