Lunedì 2 maggio 2016 alle 16,30 al cineteatro Duni di Matera è in programma l’incontro con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi alla presenza del sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri e del Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella.
Nella stessa occasione, il Presidente del Consiglio firmerà il “Patto per la Basilicata” insieme al Presidente della Regione Marcello Pittella tenuto conto che è stata annullata la visita a Maratea per le avverse condizioni meteo che impediscono il viaggio in elicottero.
Di seguito la nota sulla visita di Renzi a Matera inviata da Michele Casino, commissario provinciale di Forza Italia.
Casino: “”Renzi, meno promesse e più fatti per la regione Basilicata”
La visita del premier Matteo Renzi prevista per la giornata di oggi, lunedì 2 maggio 2016, rappresenta un vero e proprio viatico per gli impegni che questo governo vuole assumere nei confronti della regione Basilicata.
Certo, i cittadini lucani non avranno gradito il comportamento assunto dal capo del Governo nelle ultime settimane, mostratosi alle volte indifferente nei confronti delle nostre comunità.
Infatti, dopo i tre rinvii posti in essere dal premier, a causa degli scandali che hanno colpito la regione Basilicata ed il Pd nazionale, il presidente del consiglio ha fissato una breve tappa nella capitale europea della cultura, per illustrare finalmente gli impegni che questo governo vuole assumere nei confronti di quella che sarà la città che, nel 2019, rappresenterà l’Italia e l’Europa nel mondo.
Quando nell’ottobre 2014, Matera fu scelta quale capitale europea della cultura, l’intero governo si impegnava per rispondere a determinate esigenze di investimento per realizzare nel breve periodo quelle opere infrastrutturali che avrebbero dovuto rendere Matera e l’intera regione Basilicata più accessibile.
Nonostante le classiche promesse di rito, la situazione infrastrutturale è sotto gli occhi di tutti. Cosa è cambiato rispetto a due anni fa? Cosa si è concretamente fatto a livello governativo per migliorare la situazione inerente l’accoglienza turistica e l’accessibilità infrastrutturale?
Se l’appuntamento con il 2019 deve essere realmente il punto di partenza e non di arrivo per l’intero rilancio delle ambizioni di un sud che vuole farcela, il governo non può essere indifferente dinnanzi alle richieste di sinergia istituzionale che, oggi come non mai, sono determinanti per la crescita del nostro territorio. A tal proposito, in qualità di amministratore, chiedo uno scatto d’orgoglio ai deputati e ai senatori del Pd, nonché ai membri del governo lucani. Siete in maggioranza, avete l’obbligo morale di far valere nelle sedi opportune le istanze della regione che rappresentate. Serve chiarezza di idee, capacità di programmazione e, soprattutto, pari dignità politica ed economica. Esattamente un anno fa l’Italia apriva le porte al mondo intero nella grande vetrina di Expo Milano 2015. Il premier Renzi deve assumere nei confronti della città di Matera e dell’intera regione, gli stessi impegni assunti nei confronti della
Città di Milano in vista dell’Expo.
Certo, sapevamo benissimo che se il titolo l’avesse vinto una città come Firenze o Venezia il governo avrebbe destato molta più attenzione nei confronti di questo grande progetto, ma al contempo non ci aspettavamo neanche un immobilismo così evidente.
Caro Matteo, oggi quando guarderai negli occhi le donne e gli uomini della nostra terra non mentire ancora una volta! Non servono le solite promesse, bensì impegni concreti. Per una volta evita le solite frasi fatte utili solo ad alimentare consenso.
Se incontrerai i giovani della nostra città, si con loro Fedele agli impegni che Andrai ad assumere. Non scherzare con il futuro dei nostri giovani, potrebbero essere i tuoi Figli. Inoltre, dal momento che lei presidente è un appassionato di numeri e statistiche, vorrei ricordarle che la regione Basilicata è prima in Italia per il più alto tasso di disoccupazione giovanile.
Per i motivi sopra analizzati, sappi Matteo che troverai una regione ferita nella dignità.
Il popolo Lucano è sempre stato caratterizzato da una bontà d’animo che ci ha sempre contraddistinti, ma al contempo nei momenti di difficoltà abbiamo sempre dimostrato una grande capacità di aggregazione per combattere insieme il nemico. Siamo certi che il prossimo non vorrà essere lei ed il suo governo! Buona visita presidente.
Di seguito la nota sulla visita di Renzi a Matera inviata da Partito Democratico della Basilicata.
Il Partito Democratico della Basilicata rivolge un caloroso saluto di benvenuto al segretario nazionale Matteo Renzi, che lunedì 2 maggio, nell’autorevole veste di Presidente del Consiglio, sarà in visita istituzionale in Basilicata per rendere omaggio a Matera, capitale europea della cultura 2019, e sottoscrivere il Patto per la Basilicata, che riveste una valenza strategica per la nostra regione, prevedendo investimenti complessivi, tra FSC e altri fondi già stanziati, per un totale di circa 4mld.
Questo importo- come ha giustamente rilevato il Presidente della Regione Marcello Pittella- consentirà di porre in essere gli investimenti più urgenti e improrogabili per i cittadini lucani per quanto attiene ad infrastrutture, ambiente, digitale, sviluppo produttivo, turismo, cultura e welfare.
Si tratta di un segnale importante d’attenzione verso la Basilicata da parte del governo nazionale, che si esplicherà anche attraverso il Masterplan, uno strumento inedito che attribuisce risorse alle Regioni nell’ambito di un progetto unitario e di una visione strategica chiara per il futuro.
Con orgoglio ed affetto, le democratiche ed i democratici di Basilicata accoglieranno Matteo Renzi nella loro terra, auspicando che la sua lungimirante azione di governo continui a guardare con attenzione alle peculiari esigenze di sviluppo del territorio lucano.
Di seguito la nota inviata dai circoli Amici di Renzi, Adesso zona Franca Matera, Adesso Matera Provincia, Adesso democratici Lucani per la visita istituzionale del Presidente del Consiglio Matteo Renzi a Matera.
Lunedi 2 Maggio 2016 presso il teatro Duni il Presidente del Consiglio Matteo Renzi fara’ tappa solamente a Matera per “Matera 2019” e firmera’ il Patto per la Basilicata. Noi renziani della prima ora salutiamo con molto entusiasmo il suo ritorno a Matera perche’ avviene in un momento importante che sta’ vivendo la nostra citta’ e tutta la Basilicata, quale appunto il riconoscimento di rappresentare l’Italia in Europa come capitale delle cultura, senza nascondere tutta la vicenda che ruota intorno a “Tempa Rossa” e cioe’ la vicenda giudiziaria che ha visto la Basilicata balzare alla cronaca nazionale. Noi lo accoglieremo con la stessa ospitalità e con le stese idee che lo accogliemmo e sostenemmo nell’Ottobre del 2012. Portiamo ancora dentro di noi quell’energia e quell’ entusiasmo di quel giorno e precisamente il 07 Ottobre 2012 e di quelli precedenti all’evento nell’affollatissimo cinema Comunale, nel quale Renzi espose le sue proposte per la guida del Partito Democratico e del Paese. Ricordiamo benissimo che ad organizzare il tutto eravamo pochi e soli, ci tassammo, forte della convinzione che la sua era e rimane una nuova idea della Politica e di Partito, carica di rinnovamento e piena di novità. Noi ci mettemmo la faccia, inconsapevolmente ma lo speravamo, di quello che sarebbe successo un anno dopo e cioe’ che Matteo Renzi, il “Rottamatore” sarebbe arrivato alla guida del partito e del nostro straordinario Paese.
La fatica e il tempo messo a disposizione da Renzi, da suoi collaboratori, a partire da Luca Lotti e da tanti “Circoli” lo hanno di certo ripagato. Anche se eravamo pochi e soli le primarie fatte a Novembre prima e Dicembre dopo del 2012 furono per noi uno straordinario successo. Fu una bellissima soddisfazione, lottammo contro tutti, anche contro coloro che oggi fanno a gara ad assurgersi come ospitali nei suoi confronti. Noi nel nostro piccolo abbiamo continuato a lavorare per il partito e a sostenere le sue idee. Il nostro augurio che insieme al suo intervento come Primo Ministro e a tutte le Istituzione Lucane, la citta’ di Matera e tutta la Basilicata possa avere il giusto riconoscimento.
Di seguito la lettera aperta inviata dal senatore lucano Cosimo Latronico al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi in riferimento agli impegni che dovrà assumere per la Basilicata ed in particolare per Matera 2019.
Signor Presidente del Consiglio dei Ministri,
lei ha scelto di venire anche in Basilicata per sottoscrivere un altro ‘patto per il Sud’, dopo quello campano e calabrese. Una modalità che suscita qualche perplessità per la incerta effettività degli impegni che si assumono di fronte alle comunità. Nelle ultime ore abbiamo potuto leggere dalla stampa i contenuti di questo documento che lei si accinge a firmare. Da parlamentare di questa terra, parlamentare di opposizione, mi consenta di esprimerle qualche rilievo ed alcune considerazioni.
Intanto la Basilicata come lei sa è al centro di una crisi difficile dopo i fatti che sono emersi attorno al centro oli dell’Eni a Viggiano, per le implicazioni che questa vicenda pare abbia, a parere degli inquirenti, sullo stato della salute ambientale e dunque delle persone. Le abbiamo chiesto di riferire in Parlamento, ora lo potrebbe fare in Basilicata, per chiarire se risulta possibile che l’Eni in questi venti anni abbia inquinato le matrici ambientali della nostra terra. Non possiamo aspettare la chiusura delle indagini giudiziarie per aver risposte certe ed autorevoli su questa domanda gravida di conseguenze. I lucani, prima di ogni altro nuovo patto, hanno bisogno di verificare se i patti sottoscritti dal Governo negli ultimi venti anni, che hanno impegnato significativamente il territorio lucano per l’estrazione delle risorse minerarie, hanno devastato le matrici ambientali, senza conseguire gli obiettivi di sviluppo a cui il governo centrale e le compagnie si erano obbligate. L’allarme purtroppo è aggravato dalle dichiarazioni del presidente della Commissione parlamentare speciale sui rifiuti che ha denunciato la mancanza di un sistema di monitoraggio attendibile ed affidabile attorno all’impianto petrolifero più importate d’Europa. In questo clima, che mette in discussione l’affidabilità dello Stato e dei suoi organismi deputati a preservare la salute e la sicurezza ambientale, parlare di nuovi patti di sviluppo rischia di apparire una provocazione ed un azzardo.
A questa rilevante criticità se ne aggiunge un’altra che riguarda il contenuto del patto che lei si accinge a sottoscrivere. Si tratta della riedizione del vecchio ‘patto per il Sud’ deliberato dal Cipe nel 2011: stesse azioni, stesse previsioni che per la gran parte non hanno trovato realizzazione. La Murgia/Pollino, la Potenza/Melfi, per citare le opere prevalenti, che sono rimaste lettera morta nel senso che non si sono sviluppate neppure le progettazioni necessarie da parte di Anas per giungere a stimare costi e fattibilità. Ora vengono riproposte con quale credibilità di attuazione? Sulla reti ferroviarie valgono lo stesse osservazioni. L’alta velocità si ferma a Salerno, e la tratta ferroviaria Salerno/Potenza/Taranto è fuori da interventi di ammodernamento da anni. Uguale destino subisce la tratta Ferrandina / Matera: progetto che è costato 500 md di lire ed oggi è annoverato tra le principali incompiute d’Italia, Matera, la capitale europea della cultura, resta priva del collegamento con la rete delle ferrovie dello Stato. Nè può bastare lo scartamento ridotto che collega, al momento in due ore, Bari a Matera. Queste problematiche come lei potrà verificare sono escluse dai contenuti del patto e lasciano, per questo, un senso di delusione e di comprensibile frustrazione tra i materani ed i lucani.
Il conseguimento del meritato titolo di capitale europea della cultura dovrebbe obbligare il Governo a realizzare quegli interventi infrastrutturali (ferroviari e stradali) necessari per superare uno storico isolamento, in tempi definiti e con risorse certe. Il Presidente Zanardelli visitò nel 1902 Matera e Potenza, parlò allo ‘Stabile’ di Potenza, constando le gravi arretratezze che aveva riscontrato. Nel 1904 il Parlamento varò la legge speciale per la Lucania che porta il nome del Presidente che nel frattempo era scomparso. Il Presidente Alcide de Gasperi visitò Matera nel 1952 e da quella visita derivò la legge speciale sui Sassi, “legge Colombo”, per iniziativa del Presidente Emilio Colombo, da cui prese consistenza quell’opera di sfollamento prima e di risanamento poi, con la legge 771 del 1985, che portò questi rioni dall’essere considerati “vergogna nazionale” a patrimonio dell’umanità.
Presidente Renzi, lei ha promesso che il titolo di Matera capitale europea della cultura sarebbe stata la sfida del Paese, dopo l’Expo. Noi l’aspettiamo alla prova dei fatti.
Cordiali saluti.
On. Cosimo Latronico
Credo che sarebbe opportuno ricordare che il “patto” è un accordo tra due o più soggetti. Se Renzi viene a Matera per firmare “IL PATTO PER LA BASILICATA”, vuol dire che in precedenza vi è stato un accordo tra le parti e, se è avvenuto lo si è fatto ad persona ed in modo carbonaro senza che il popolo lucano fosse coinvolto quantomeno nella conoscenza dei fatti. Si tratta di vecchi modi di fare politica. Oggi la gente è molto, ma molto più avanti di quello che possono immaginare i “giullari” nazionali o i ciarlatani locali. Sarebbe ora di pensare alle cose serie non a fare passerelle che non portano benefici a “NESSUNO”. Penso che la gente sia stanca di sentire solo “proclami” senza vedere fatti concreti. La gente si suicida per le politiche sbagliate fatte dal governo centrale e quello Regionale. Sono situazioni che porterete – cari politici – per tutta la vita sulle vostre coscienze. Avete portato il popolo alla fame. La Basilicata, per le ricchezze che ha, avrebbe da sola potuto “mantenere” mezza Italia invece, si trova ad essere la Regione più povera, con saldi negativi in tutti i settori produttivi e non. Dovreste vergognarvi di apparire e parlare. Se la magistratura non venisse condizionata, forse il settore dell’edilizia si riprenderebbe, ma per costruire carceri per contenere tutti i politici corrotti, corruttori, ladri e senza cuore. Solo per la Basilicata, ad esempio, non basterebbe il carcere di PIANOSA.
nino silecchia