L’Università degli studi di Milano ospita un convegno sulle aziende confiscate. Tra i casi studiati anche quello di Scanzano Jonico. Il bene confiscato alla criminalità organizzata a Scanzano Jonico e gestito dalla cooperativa sociale Onda Libera si finanzia con il crowdfunding.
Il passaggio da un successo “simbolico” ad una gestione economicamente sostenibile può essere realizzato Insieme, rendendo parte attiva del progetto tanti sostenitori.
Martedì 3 maggio 2016 a partire dalle 9 presso la sala lauree della Facoltà di Scienze politiche, economiche e sociali dell’Università degli Studi di Milano, si terrà una lezione–convegno sul tema delle aziende confiscate.
Verranno presentate le ricerche effettuate nell’ambito del progetto di ricerca Icaro, uno studio di frontiera sul complesso tema del sequestro e della confisca di aziende come strumento del contrasto alle organizzazioni mafiose.
Interverranno il professor Nando dalla Chiesa, la professoressa Stefania Pellegrini e gli altri ricercatori del progetto. Saranno inoltre presenti alcuni dei soci della società cooperativa sociale Onda Libera.
Tra i casi presi in esame dai ricercatori dell’Ateneo milanese infatti, c’e anche l’esperienza della cooperativa sociale che gestisce lo stabilimento balneare Onda Libera a Scanzano Jonico.
Forse non tutti sanno che…..
Qui sorgeva lo stabilimento balneare Lo Squalo Beach, confiscato alla criminalità organizzata il 29 settembre del 2011, durante l’operazione Octopus. Nel 2012 il bene viene affidato a LIBERA – Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie – per destinarlo ad uso sociale. Dall’estate 2015 il lido è gestito dalla “Società Cooperativa Sociale Onda Libera”. La cooperativa è sostenuta da UISP (Unione Italiane Sport per Tutti) e da AIPD (Associazione Italiana Persone Down) in collaborazione con Libera.
Oggi, questo pezzo di spiaggia è una piazza sul mare dove svolgere attività che restituiscano dignità ad un luogo mortificato dal potere mafioso.
Insieme ai servizi balneari costituiti da ombrelloni, sedie a sdraio e lettini e da una piccola ristorazione, “Onda Libera” è uno spazio partecipato, sostenibile, inclusivo e accessibile per sensibilizzare gli ospiti alla promozione della cultura della legalità, alla conoscenza e al rispetto dell’ambiente con una attenzione particolare al recupero dei materiali riciclabili e all’uso consapevole dell’energia, alla promozione dell’integrazione umana e sociale, introducendo i temi dell’accoglienza e della inclusione sociale, alla attenzione verso i più piccoli, la terza età e i disabili, con attività di animazione ludico-motorie e con l’abbattimento delle barriere nel lido.
Il segnale più bello del supporto al progetto sarà quello di vedere tanti liberi cittadini scegliere di trascorrere una giornata in allegria sulla spiaggia “Onda Libera”… un luogo di tutti che per essere libero ha bisogno anche del contributo di tanti. Come già sperimentato lo scorso anno, saranno molti tra giornalisti, sportivi, artisti e associazioni culturali che daranno il loro contributo per arricchire il cartellone di eventi in fase di definizione. La cultura della legalità raccontata attraverso la creatività e la varietà dei linguaggi artistici.
“Noi non vogliamo trovare un posto in questa società, ma creare una società in cui valga la pena trovare un posto” Mauro Rostagno
Il crowdfunding rappresenta uno strumento di finanziamento assolutamente trasparente
Ci sono ancora 20 giorni a disposizione per sostenere l’iniziativa cliccando qui
Come saranno utilizzati i fondi:
Lo scopo del progetto è di espandere l’uso sociale di un bene confiscato alla criminalità organizzata attraverso un intervento educativo, culturale e di integrazione sociale accessibile a tutti. L’intervento intende dare continuità alle attività del Lido Onda Libera, sito a Scanzano Jonico in provincia di Matera, migliorandone l’accessibilità a soggetti disabili, bambini ed anziani e promuovendo l’integrazione sociale e lavorativa dei soggetti coinvolti.
Le attività che si intendono portare avanti prevedono:
1. la sostituzione delle vecchie pedane di legno costituenti il pavimento e i camminamenti del lido per assicurare una superficie di calpestio più sicura e stabile all’accesso di persone disabili, carrozzine o persone con mobilità ridotta;
2. la costruzione di strutture per l’ampiamento delle zone d’ombra (tettoie, tendaggi, area giochi) così da aumentare lo spazio per attività ludico motorie per tutti e la realizzazione di laboratori musicali e di arti visive da svolgere con gli ospiti del lido.
I lavori di riqualificazione verranno effettuati dai soci, da volontari e da minori ospiti di strutture protette del territorio opportunamente supervisionati da personale esperto attraverso un laboratorio di autocostruzione (come già avvenuto lo scorso anno grazie alla collaborazione di Metriquali). Il laboratorio avrà anche la finalità di sviluppare capacità di progettazione e tecniche manuali dei soggetti partecipanti. Tutte le strutture dovranno essere rimovibili alla fine della stagione balneare e rimontabili la stagione successiva.
Il progetto è promosso da:
UISP. Unione Italiana Sport per tutti – Comitato Territoriale di Matera
AIPD. Associazione Italiana Persone Down – Sezione Provinciale di Matera
In collaborazione con: Libera. Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie