Giovanni Angelino, co-portavoce provinciale dei Verdi, in una nota commenta la visita del presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi a Matera e dichiara: “De Ruggieri testimone del libro dei sogni firmato da Renzi e Pittella per la Basilicata”. Di seguito la nota integrale.
Al teatro Duni di Matera è andata in scena una nuova farsa, con un grande attore protagonista, il presidente del Consiglio Matteo Renzi e due comparse, il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella e il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri. Il primo cittadino ha sciorinato il suo politichese per mascherare i problemi reali della città di Matera, il governatore lucano ha ricordato i numeri positivi del suo mandato mentre Renzi ha fatto un altro comizio perché ad ottobre il suo governo dovrà superare l’esame del referendum sulla riforma costituzionale e i patti con le regioni del Sud non sono altro che una campagna elettorale condita da un elenco di progetti che non saranno mai realizzati attraverso una pioggia di milioni di euro che vorremmo davvero cadere sulle nostre teste ma che resteranno solo in questo fantomatico libro dei sogni. La realtà della Basilicata è un’altra ed è stata descritta molto bene dalle persone che hanno sfidato il maltempo e la pioggia per fischiare Matteo Renzi quando ha scelto un ingresso secondario per evitare il confronto democratico con il popolo e quando il premier è andato via da Matera. La disoccupazione è al settanta per cento, l’inchiesta su petrolio ha fatto emergere non solo la corruzione ma anche quanto sia elevato il rischio per la salute dei cittadini lucani ma Renzi ha fatto finta di nulla, illudendo la platea con il miracolo della Fiat di Melfi. La Basilicata però non si può accontentare di una sola fabbrica per soddisfare le aspettative di migliaia di persone in cerca di lavoro e questo Renzi lo sa molto bene. Eppure anche questa volta ha trionfato la politica del “tuttappostismo”. Renzi è un ottimo attore ma anche chi era al suo fianco ha saputo recitare bene la sua parte. Fuori invece c’erano le persone che vivono sulla propria pelle un dramma quotidiano e hanno gridato al premier la loro rabbia perché la situazione è diventata davvero insostenibile. Altro che patto per la Basilicata, dopo i nuovi scandali e le nuove inchieste della Magistratura serve un’operazione verità e chi ha sbagliato deve dimettersi. Invece si continua a fare buon viso a cattivo gioco e a perdere ancora una volta è la Basilicata, quella vera, quella dei lucani che ogni giorno si rimboccano le maniche per sbarcare il lunario e in realtà non riescono ad arrivare neanche alla seconda settimana del mese, tartassati come sono dalle tasse e dalle bollette da pagare. Fino a quando si potrà continuare in questo modo? Da Pittella e De Ruggieri mi sarei aspettato un grido d’allarme per la Basilicata per invitare Renzi a risolvere realmente i problemi del nostro territorio, invece nel giro di un’ora la visita del premier a Matera si è consumata senza lasciare traccia. Anzi no, due tracce le ha lasciate, quelle di due firme su due fogli di carta che raccontano un libro dei sogni per una Basilicata condannata al suo triste destino.
Giovanni Angelino, co-portavoce provinciale dei Verdi