Sarà Lidia Ravera, scrittrice molto nota e da qualche anno anche Assessore alla Cultura e allo sport della Regione Lazio, a far entrare nel vivo “Amabili confini”, il progetto di cultura partecipata per la rigenerazione delle periferie di Matera promosso dall’Associazione Gigli e Gigliastri da un’idea di Francesco Mongiello.
Lidia Ravera, conosciutissima fin dal suo romanzo di esordio “Porci con le ali” che vendette oltre due milioni e mezzo di copie, il 6 maggio, alle ore 19,00, presenterà infatti al Museo Ridola di Matera il suo ultimo lavoro “Gli scaduti”.
Ma questo è solo l’inizio: Amabili Confini, che per scelta degli organizzatori è finanziato solo con fondi privati, è un progetto di rigenerazione delle periferie attraverso lo strumento dell’autonarrazione. Così sono state numerose le famiglie che hanno risposto all’avviso pubblico lanciato dal progetto, e che hanno inviato uno scritto raccontando i propri “confini”. Non per vincere un concorso, che tale non era, ma per partecipare ad un importante momento di narrazione collettiva. Uno dei racconti inviati dai quartieri, scelto tramite sorteggio, è stato abbinato alla scrittrice che sabato 7 maggio, alle 10.00, a La Martella, sarà accolta dagli abitanti della borgata, insieme a quelli di Venusio e Picciano, che presenterannoquella e altre storie in un incontro aperto a tutto il pubblico materano.
Amabili Confini proseguirà poi fino al 17 giugno, ospitando per le successive 6 settimane altrettanti prestigiosi scrittori:Cristiano Cavina, Michele Mari, Diego De Silva, Giuseppe Scaraffia, Michela Murgia e Andrea Tarabbia. Tutti presenteranno il proprio ultimo libro in una sede “istituzionale”, e incontreranno poi gli abitanti dei quartieri periferici di Matera.