Si è spento, all’età di 80 anni, il 23 aprile scorso Francesco Paolo Sassi, già professore ordinario di Petrografia presso l’Università di Padova e Accademico dei Lincei. Di seguito il ricordo del cittadino lucano.
Nato a Salandra, in provincia di Matera il 6 luglio 1935, ha svolto tutti gli studi pre-universitari a Matera. Quindi nel 1955 si è trasferito a Padova, dove ha conseguito la Laurea in Scienze Geologiche il 7 marzo 960.
Ha svolto l’intera carriera universitaria a Padova, rivestendo vari ruoli:
da Geologo rilevatore della Cartografia di Italia (Istituto di Mineralogia 1961-65), ad Assistente di ruolo di Petrografia (1965-70), a Libero Docente in Petrografia (1971) ed infine dal 1976 Ordinario di Petrografia.
Articolata la sua attività didattica, che ha riguardato in particolare gli insegnamenti di: “Geochimica” per le Lauree in Scienze Geologiche e in Scienze Naturali; “Petrografia” per la Laurea in Scienze Naturali e Scienze Geologiche; “Fondamenti storico-epistemologici della Scienze della Terra” per la Scuola di Specializzazione all’Insegnamento Secondario (SSIS) del Veneto.
E’coautore di due testi universitari di largo uso in Italia: “Magmatismo e Metamorfismo” (UTET, 1987) e “Introduzione allo studio delle rocce” (UTET, 1994).
Circa “l’attività scientifica”, il Prof. Sassi (con un ampio numero di collaboratori) ha svolto studi principalmente sui seguenti argomenti: 1) significato petrologico delle miche chiare sodico-potassiche; 2) eventi petrogenetici pre-alpini nelle catene circum-mediterranee in generale e, in particolare, riguardo ai basamenti cristallini Austroalpino e Sudalpino delle Alpi Orientali; 3) basamenti cristallini della Somalia.
Su queste problematiche il Prof. Sassi ha ottenuto risultati di notevole rilievo internazionale, oggetto di oltre 200 pubblicazioni scientifiche, gran parte su periodici stranieri, che evidenziano la varietà, l’originalità e continuità delle sue ricerche dal 1963 ad oggi.
Grazie al notevole spessore culturale e scientifico, il Prof. Sassi ha coperto ruoli di rilevante responsabilità istituzionale a vari livelli:
– presso l’Università di Padova: Direttore dell’Istituto e poi del Dipartimento di Mineralogia e Petrologia, Preside della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Pro-rettore Vicario;
– a livello nazionale: Presidente della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia (SIMP) e della Federazione Italiana delle società scientifiche di Scienze della Terra (FIST), Presidente della Commissione nazionale CNR “per lo Sviluppo delle Scienze della Terra”, Direttore Scientifico dei Rendiconti della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, membro del Comitato di Redazione del Bollettino della Società Geologica Italiana e dei Rendiconti di Scienze Fisiche e Naturali dell’Accademia Nazionale dei Lincei;
– a livello internazionale, ha coperto, vari incarichi tra i quali: Chief Editor dell’European Journal of Mineralogy, membro dell’Advisory Board di alcune riviste internazionali (Mineralogy and Petrology, Journal of African Earth Sciences, Journal of Metamorphic Geology); membro votante delle Commissioni “Nomenclature of Micas” (International Mineralogical Association) e “Systematics of metamorphic rocks” (International Union of Geological Sciences), membro del Council della European Union of Geosciences, membro del Organizing Committee e membro dell’Advisory Board del 32° International Geological Congress, Editor o Co-Editor di parecchi volumi speciali a diffusione internazionale, Editor-in-Chief dei Rendiconti Lincei Sc. Fis. e Nat. pubblicato da Springer.
Di qui i numerosi riconoscimenti e premi:
Socio nazionale dell’Accademia dei Lincei; Socio dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e di numerose Accademie, fra le quali l’Accademia Galileiana, l’Accademia Pugliese delle Scienze e l’Accademia Pontaniana di Napoli.
Inoltre:
– Premio Nazionale del Presidente della Repubblica per le Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali (1995);
– Premio del Ministro dei Beni Culturali ed Ambientali per la Geologia, Paleontologia e Mineralogia (1993);
– medaglia Plinius della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia (1998);
– titolo di ”Editor-in Chief Emeritus”, conferito dalla Accademia dei Lincei nel 2015;
– Medaglia per le Scienze Fisiche e Naturali conferito dalla Accademia Nazionale delle Scienze, detta dei XL”.
Inoltre, numerosi altri riconoscimenti e premi conseguiti congiuntamente ad altri studiosi italiani e stranieri.
Tutte queste competenze e riconoscimenti fanno del Prof. F.P. Sassi uno dei Pilastri delle Geoscienze padovane e uno degli indiscussi maestri internazionali della Geologia dei basamenti cristallini delle Alpi.
Questo lo Scienziato, ma non da meno è stato l’Uomo.
E’ quanto emerso dai diversi interventi fatti da colleghi, collaboratori, studenti durante la Cerimonia veramente suggestiva organizzata dall’Università di Padova (culminata con “l’alza bara”e il Canto “Gaudeamus igitur” di un gruppo di giovani studenti) e nella Chiesa della Madonna Incoronata nel giorno delle Esequie (28 aprile 2016), nonché dalla numerosa presenza di parenti, amici e semplici conoscenti, che hanno avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo. Mi limito a richiamare parti di questi interventi.
“Era un gigante della mineralogia; benché fosse piccolino, la statura del Prof. Sassi è stata imponente.”
Ha sempre curato molto i suoi collaboratori e studenti che scherzosamente lo chiamavano F.P. (Francesco Paolo). “Per sottolineare la sua volontà di lavorare in gruppo ricordo che aveva acquistato un microscopio a 5 postazioni, per meglio seguire i suoi studenti con grande familiarità e semplicità, nonostante la rigorosità del suo metodo di insegnamento.” Ed ancora, “aveva uno stile inconfondibile: vestito in modo impeccabile… avrebbe voluto che anche i suoi studenti avessero un abbigliamento più formale…ma perse subito questa speranza”. Impeccabile, preciso lo stile di lavoro che suscitava molta ammirazione tra i suoi allievi. “Le lezioni per gli studenti erano un piacere e la comprensione anche degli argomenti più complessi era resa facile dal modo semplice ed efficace con il quale spiegava. Serio ed impegnato raramente si lasciava andare durante la pausa caffè a metà mattina raccontandoci della sua amata famiglia.”
“Dimostrava fiducia nei confronti dei suoi giovani collaboratori, cui spesso chiedeva pareri, dando prova , della sua umiltà ed un grande esempio di vita.”
“Notevoli dunque le sue doti umane: la generosità, l’acutezza delle osservazioni, la sottile ironia, utile a sdrammatizzare i momenti difficili, la benevolenza verso chiunque. Un grande esempio di coraggio nei periodi di precarietà della salute ed una straordinaria forza morale dimostrata nelle gravissime perdite dei figli Luigi ed Alessandro, accettate con serena ed incrollabile fede e grazie ai suoi forti affetti familiari e alla sua instancabile attività, protratta fino agli ultimi giorni.”
Concludo questa memoria, ricordando il riconoscimento ricevuto a Melfi (Potenza), nella Conferenza triennale dei “Lucani all’estero”(20-22 maggio 2008), a cui parteciparono ben 200 delegati provenienti da ogni parte del mondo; durante questa suggestiva manifestazione il Prof. Francesco Paolo Sassi, accademico dei Lincei, risultò il primo di “7 Lucani insigni premiati” (cerimonia annunciata dalla Gazzetta del Mezzogiorno della Basilicata del 17/05/2008).
A questo premio il Prof. Sassi teneva in modo particolare.
E’ giusto pertanto tributare il presente riconoscimento a questo figlio della Basilicata, che con il suo operato ha contribuito a dare grande notorietà alla sua terra d’origine.
Nella foto in basso Francesco Paolo Sassi