Doppio appuntamento con l’arte nello Studio Arti Visive di Matera, in via delle Beccherie 41. L’artista senese Emanuele Giannetti ha presentato la sua “campana” per l’evento “One sculpture show”. L’opera in acciaio e tufo è stata donata alla città di Matera e installata presso la chiesa di San Vincenzo de’ Paoli nel borgo La Martella. Giannetti ha inaugurato l’evento con una breve descrizione dell’opera, esposta in una versione ridotta anche nello studio Arti Visive di Franco Di Pede: “Quest’opera – ha spiegato Giannetti – fa parte di una serie di lavori legati all’idea del suono. Non solo un’opera tridimensionale ma anche un’opera che esprime il concetto del tempo del metallo che cambia. Ho inserito anche una frase in ebraico che vuol dire “risveglio” perchè il risveglio è legato al suono e la campana con i suoi rintocchi risveglia. La campana è affiancata nello studio Arti Visive anche da una serie di opere grafiche, tutte a disposizione dei visitatori fino al prossimo 13 maggio.
Nel corso della serata è stato ufficialmente presentato anche lo stage di lavorazione del tufo “La pace e la fratellanza fra i popoli” che coinvolge nella città dei Sassi sei allievi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, guidati dal maestro Emanuele Giannetti. Allo stage, previsto in un locale messo a disposizione da Aquaworld nella zona Paip 2 di Matera, partecipano la spagnola Marta Garcia Mansilla, studentessa di Madrid e cinque allievi italiani: Tomas Ornaghi di Treviso, Eleonora Manetti Barni di Prato, Gabriele Montani di Parma, Mariasole Piccininno di Vicenza e Rebecca Zavattoni di Varese.
Emanuele Giannetti, titolare della cattedra di scultura in marmo all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha proposto ai suoi allievi questa esperienza nella capitale europea della cultura sulla lavorazione del tufo e insieme realizzeranno una grande opera che sarà consegnata alla cità di Matera. “I ragazzi potevano realizzare sei opere diverse ma avrebbero prodotto sei sculturine. Invece ho chiesto ai ragazzi di pensare ad una grande opera. Ciascuno di loro presenterà il suo progetto, faremo una sintesi e lavoreremo ad una grande opera che doneremo alla città di Matera, coinvolgendo direttamente gli abitanti dei quartieri”.
Il corso promosso a Matera da Emanuele Giannetti formerà gli studenti sulle caratteristiche dei materiali, le espressioni architettoniche della scultura materana e lucana su tufo, nonché le relative tecniche di lavorazione.
Franco Di Pede ricorda gli obiettivi di questo progetto che coniuga l’arte alla didattica. “Abbiamo cominciato sei anni fa con Carrara, poi sono arrivati allievi da Urbino, Roma, Torino e Brera. Quest’anno è stata l’Accademia delle Belle Arti di Bologna a proporsi. L’intenzione è quella di promuovere e valorizzare il materiale più diffuso sul nostro territorio, il tufo e di favorire la nascita di simposio internazionale dedicato alla lavorazione del tufo che, nelle prossime edizioni, vedrà coinvolte anche le Accademie e le Università di Paesi stranieri. Questo progetto, che continua a riscuotere grande interesse a livello internazionale, rafforza il sogno di realizzare a Matera anche una scuola distaccata dell’Accademia di Belle Arti in scultura del tufo. Un sogno che potrebbe diventare realtà dopo l’avvio delle attività didattiche dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro nell’ex Convento di Santa Lucia Nova, nel cuore del centro storico materano”.
Entusiasta del progetto anche l’imprenditore materano Luca Ruggieri, titolare di Aqvaworld Bluwellness Family Club e pronto a sostenere questa nuova iniziativa culturale dello Studio Arti Visive.
La fotogallery dell’inaugurazione di One Scupture show e della presentazione dell stage di lavorazione del tufo “La pace e la fratellanza fra i popoli” (foto www.SassiLive.it)