“Il Disegno di legge della Giunta Regionale per il riordino dei Consorzi di Bonifica è un provvedimento confuso e contradditorio che, come sollecitano i dipendenti del Consorzio Vulture-Alto Bradano, richiede un approfondimento a bocce ferme”. E’ quanto sostiene il coordinatore regionale di Italia Unica per la Basilicata Pietro Sanchirico condividendo la valutazione espressa dal personale dell’ente consortile secondo cui “si rischia di realizzare un carrozzone inutile che non tiene conto delle esigenze del mondo agricolo a cui dovrebbe prioritariamente rivolgersi oltre che delle professionalità ed esperienze maturate in tanti anni dai lavoratori”.
“Pensare di accentrare tutte le attività tecniche ed amministrative presso un’unica Sede a Matera – aggiunge – è il modo più sbrigativo per affrontare le numerose questioni aperte in quanto se tagliare costi e spese superflue nella Pubblica Amministrazione è sempre un obiettivo condivisibile non si possono ignoare specificità territoriali che in un comparto come quello dell’agricoltura hanno rilevanza fondamentale. Inoltre il ddl della Giunta all’esame delle Commissioni del Consiglio Regionale introduce ulteriori elementi di discriminazioni e penalizzazioni tra territori ed imprese agricole delle due province vanificando l’obiettivo di uno sviluppo uniforme per l’imprenditoria agricola da raggiungere attraverso il nuovo Prs. Si sottovaluta – dice Sanchirico – che con l’alibi di risparmiare si risparmia sui servizi irrigui fondamentali per lo sviluppo del Vulture-Alto Bradano come di altre aree di agricoltura di qualità. Se c’è da tagliare, le spese superflue di spreco si annidano in tanti aspetti gestionali che hanno caratterizzato l’attività dei Consorzi di Bonifica e riconducibili alla scontata scelta delle Giunte Regionali che si sono succedute di ripianare i deficit accumulati senza indagare sulle cause e correre ai ripari”.