“E’ stato un percorso innovativo e circolare che ha connotato in positivo la Basilicata rispetto alle altre regioni, perché qui noi siamo riusciti a fare molto di più rispetto all’iniziativa di partenza. Le donne non sono solo utero o mammella, ma anche molto altro, soprattutto cervello: la prevenzione è fondamentale, ma dobbiamo spingere per una prevenzione che sia il più possibile longitudinale”. Queste le parole dell’assessore regionale alle Politiche per la Persona, Flavia Franconi, nel corso della conferenza stampa di questa mattina in cui sono stati illustrati i risultati della “Settimana rosa” che si è svolta dal 22 al 28 aprile ed è stata promossa dalla Commissione regionale Pari Opportunità in sinergia con il Dipartimento regionale Politiche per la Persona e in collaborazione con Asp, Asm, Azienda sanitaria San Carlo e Irccs Crob attraverso le rispettive reti ambulatoriali, dei punti salute, degli sportelli informativi e dei consultori familiari diffusi su tutto il territorio.
La ‘I Giornata nazione della salute della donna’ si è celebrata lo scorso 22 aprile in tutta Italia, ma in Basilicata è stata l’occasione per la ‘Settimana della salute della donna’: l’iniziativa in rosa, di una sola giornata e specificatamente dedicata all’oncologia, in particolare all’utero e al seno, in Basilicata si è infatti allargata, sia a livello temporale, ad un’intera settimana, sia a livello di ambito d’intervento, ben oltre il campo strettamente oncologico intervenendo anche in risposta a donne affette da malattie cardiovascolari, diabete, osteoporosi e diverse cronicità. Valutazione del rischio di frattura da osteoporosi e di diabete; ecografie mammarie e tiroidee; screening senologici; incontri pubblici informativi; consulenze sociali e psicologiche per le vittime di violenze ed abusi: sono alcune delle azioni gratuite che si sono susseguite nel corso della ‘Settimana rosa’ e che l’assessore Franconi auspica possano essere “replicate, anche, per due settimane all’anno”.
“Il successo dell’iniziativa è stato dimostrato dai centralini intasati per le prenotazioni e per questo – ha detto l’Assessore – non può rimanere un’esperienza isolata, ma deve essere di stimolo per l’attuazione di programmi utili per un’analisi puntuale in merito alle necessità del mondo femminile, necessità che sono anche informative. E’ emerso, infatti, un grande bisogno delle donne di parlare, ricevere consigli, suggerimenti. Possiamo allora immaginare – ha proseguito Franconi – un Tavolo di informazione per dare risposte, quanto meno, alle principali necessità informative delle donne lucane. E di replicare l’esperienza, tra le tante, de ‘Il tè alle cinque’ che ha lanciato il consultorio dell’Asp per parlare di salute, famiglia, lavoro e stili di vita”.
Nel farsi carico, infine, di verificare lo stato di attuazione della “delibera di Giunta che invita le aziende sanitarie ad impegnarsi sul fronte della prevenzione rispetto alle donne che si ammalano di diabete durante il periodo di gravidanza e che, poi, corrono un rischio elevatissimo di ammalarsi di nuovo dopo cinque o dieci anni dal parto”, l’Assessore ha tenuto ad evidenziare che “non si può pensare di lasciare sole queste donne che devono invece essere seguite e supportate, specialmente – ha concluso – in una regione che ha, tra l’altro, sposato in pieno il progetto women friendly”. Oltre all’assessore regionale alle Politiche per la Persona, Flavia Franconi, hanno preso parte alla conferenza stampa anche il neopresidente del Consiglio regionale, Franco Mollica, e la presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, Angela Blasi. Intervenuti a relazionare sui dati relativi alla partecipazione i direttori generali dell’Asp, Massimo De Fino, dell’Asm, Vito Cilla, del San Carlo, Rocco Maglietta, e del Crob, Sergio Molinari.