Informatizzazione della banca dati regionale ed implementazione di webgis, formazione degli addetti ai lavori, regolamentazione degli incarichi, destinazione a pascolo come valore univoco di riferimento per determinare le stime, riduzione di tempi e procedure, contributo regionale a fondo perduto ed anticipazioni del cofinanziamento per la redazione delle perizie, reddito dominicale dalla qualità di pascolo più alta, obbligo di adozione da parte dei comuni entro 12 mesi dal Regolamento, istituzione di una consulta di esperti: sono queste le principali novità del nuovo testo di legge presentate questa mattina alla stampa, agli amministratori ed ai tecnici interessati in una conferenza alla presenza del Presidente della Giunta Regionale, Marcello Pittella, dell’assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia, del dirigente generale Giovanni Oliva, del Dirigente Mario Cerverizzo.
Alla conferenza sono intervenuti anche Nicola Sabina in rappresentanza dell’Anci, Piergiorgio Quarto in rappresentanza delle associazioni agricole ed hanno partecipato anche i rappresentanti del gruppo di lavoro Consulta della proprietà collettiva, Anci, Unitel, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Copagri oltre che gli ordini/collegi professionali di Potenza e Matera degli Ingegneri, degli Architetti, degli Avvocati, degli Agronomi e Forestali, dei Geometri, dei Periti Agrari, degli Agrotecnici, i periti demaniali e docenti universitari.
“Poco più di un anno fa emergeva l’esigenza – ha dichiarato il Dirigente del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali Mario Cerverizzo, coordinatore del tavolo – da parte degli addetti ai lavori di aggiornare i contenuti della normativa vigente, costituendo un gruppo che, in maniera collaborativa, è pervenuto al nuovo testo condiviso e approvato dalla Giunta Regionale affrontando tutte le problematiche e le criticità della materia relativa agli usi civici.”
Il D.D.L. che passerà al vaglio della commissione competente e del Consiglio presenta numerose e importanti novità che renderanno possibile la conclusione di situazioni sospese da decine di anni.
Sarà istituita una banca dati regionale gestita con tecnologia webgis, l’inventario informatizzato sarà disponibile anche online e i dati dei demani civici aggiornati saranno utilizzati per la Carta Regionale degli usi civici.
Saranno potenziate le attività formative anche con la collaborazione di soggetti terzi, sarà regolamentato il conferimento degli incarichi mediante un apposito Regolamento. La determinazione della destinazione a pascolo sarà presa come valore univoco di riferimento sia per le stime che per le autorizzazioni in sanatoria. Saranno ridotti i tempi delle procedure e l’amministrazione concorrerà alle spese con un contributo del 50% a fondo perduto per ogni perito/istruttore incaricato.
I tempi delle istruttorie si riducono e passano da 18 a 6 mesi relativamente alla richiesta da parte dei Comuni della nomina del perito per i lavori di sistemazione e chiusura delle operazioni demaniali e, ancora, si abbassano da 12 mesi a 6 mesi, sempre per i Comuni, una volta ricevuta la comunicazione da parte dell’ufficio Regionale del nominativo del perito, i tempi per accettare la nomina e impegnarsi ad adempiere e rispettare gli impegni. Sarà introdotto il reddito dominicale riferito alla qualità pascolo più elevata come criterio univoco per la determinazione del canone di affrancazione dei livelli.
I Comuni avranno l’obbligo di adozione e di adeguamento alla disciplina in materia di gestione degli usi civici. Sarà istituita una consulta composta da esperti designati dalle organizzazioni agricole, dagli ordini e collegi professionali, dall’ANCI a supporto dei lavori dell’ufficio.
Usi civi, Pittella: “Con ddl misure più snelle ed efficaci”.
Iplicatissima, come quella degli usi civici, abbiamo raggiunto già un primo risultato con il fatto stesso di essere riusciti a mettere su un tavolo di concertazione partito dal basso con il coinvolgimento di tutti gli operatori del settore, dagli ordini professionali alle categorie, per ragionare insieme e capire come poter compiere un lavoro di rimodulazione della normativa”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Marcello Pittella, a margine della giornata di presentazione del Disegno di legge sugli usi civici che si è svolta questa mattina nella sala Inguscio.
Tra i principali obiettivi del nuovo testo il presidente Pittella ha ricordato “lo snellimento delle procedure; la definizione dell’unità costante e unica di costo del terreno; la formazione professionale ai funzionari interni alle pubbliche Amministrazioni e ai tecnici esterni; la contribuzione per la redazione delle perizie; le anticipazioni a fondo perduto. Elementi sintomatici di una considerevole capacità di intervento da parte della Regione Basilicata che dovrà recuperare ulteriori risorse, anche significative, perché – ha proseguito Pittella – si accompagni la rivisitazione di una legge che ridà agli imprenditori agricoli maggiori opportunità di utilizzo e di fruizione diretta di questi luoghi per anni sottoposti a vincoli. Il che significa – ha evidenziato il Governatore lucano – manutenzione, promozione, crescita, occupazione, pil. Il tutto all’insegna di snellimento e concertazione”.
“La necessità di reperire ulteriori disponibilità finanziarie deriva dal fatto che – ha spiegato il presidente Pittella – la posta complessiva che si prevede è superiore di qualche milione rispetto alle disponibilità. E che, fino ad ora, dei 131 Comuni della Basilicata soltanto pochissimi hanno raggiuto l’obiettivo prefissato, a legge attuale non variata. Ritengo che la definizione di una prima tranche di tale ulteriore disponibilità di risorse potrà essere prevista già in fase di assestamento di Bilancio, ma prima – ha concluso – dobbiamo attendere il passaggio del testo Commissione”.
Braia: dopo 16 anni nuovo corso alla gestione degli usi civici
“Dopo 16 anni, abroghiamo la inefficace L.R. n.57/2000 relativa agli usi civici e con una nuova legge riformiamo loro gestione garantendo finalmente ai comuni, agli agricoltori, ai cittadini, ai tecnici benefici concreti e la possibilità di incrementare attività economiche nelle zone rurali.”
“Abbiamo recepito le istanze di modificare la legislazione esistente che non ha prodotto nessun importante risultato – dichiara l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia – sugli usi civici, abbiamo preso un impegno forte e, dopo meno di 12 mesi di lavoro insieme ai componenti del tavolo tecnico costituito, siamo riusciti a mantenerlo con un approccio collaborativo e condiviso delle parti coinvolte, approvando in Giunta un testo normativo che rivoluziona la materia, che riduce i tempi e le procedure, che introduce la tecnologia e l’informatizzazione della gestione e che procura vantaggi evidenti e benefici per l’intera collettività.
Lo snellimento concreto nella gestione amministrativa del territorio regionale avrà un impatto su tutti e 131 i comuni lucani interessati. E’ impensabile, infatti, che dal 2009 (ultimo regolamento sugli usi civici sottoscritto) solo 24 comuni abbiano sottoscritto la convenzione per la nomina dei periti e di questi solo 8 abbiano poi consegnato la perizia. Il comitato tecnico usi civici è stato ricostruito solo a luglio del 2015 e, ad oggi, solo una perizia è stata vagliata dal comitato a fine aprile 2016.
E’ arrivato il momento di dare un nuovo corso alla gestione degli usi civici in Basilicata, tematica che impatta più di 110Mila ettari di territorio e coinvolge più di 10mila aziende. Agricoltori e cittadini risolvono con questa nuova norma problemi storici, potendo anche diventare proprietari condonando gli abusi realizzati. I Comuni possono implementare le entrate finanziarie, si sviluppano opportunità professionali per tecnici e periti e, soprattutto, – conclude l’Assessore Luca Braia – l’intero territorio regionale con il riordino dei demani civici avrà gli strumenti per completare i regolamenti urbanistici e risolvere tutte quelle situazioni in cui l’originaria destinazione agro-silvo-pastorale dei terreni risulta irrimediabilmente compromessa. Entro il 2017 la Regione Basilicata dovrà, pertanto, poter incrementare le risorse economiche oggi disponibili, utili ad avviare il processo e che dovranno essere adeguate per attuare la nuova normativa.”