Dal 14 ottobre 2014, quando Matera è stata designata capiale europea della cultura per il 2019, è passato un anno e mezzo e in questo periodo nella città dei Sassi si registra un fenomeno particolarmente preoccupante, quello dei prezzi in “libera salita”. Il riferimento non è solo agli immobili con i canoni di fitto per case e attività commerciali schizzati alle stelle ma anche quelli per la frutta, con le ciliege vendute anche 10 euro al chilo. Le riflessioni sul tema sono di Domenico Gallipoli. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Giorni fa, passando per il mercato del centro, sono stato colpito da un prezzo in particolare: 10 euro per un chilo di ciliegie. Erano ciliegie di eccezionale qualità? Non saprei dire, ma per un chilo di ciliegie, pur trovandoci nel periodo iniziale della raccolta di tale frutto, questa prezzo a due cifre mi è sembrato eccessivo o, nella migliore della ipotesi,uno sbaglio o un abbaglio dei miei occhi. Poi ho cominciato a pensare al fatto che in centro c’è stato un proliferare di attività legate al cibo, bene di prima necessità e preoccupazione non secondaria anche per un turista che, oltre che interessato a godere della città e delle sue bellezze, vorrebbe pure rifocillarsi. Oltre ai turisti del “mordi e fuggi” ci sono anche i camperisti, gente che consuma in camper ma acquista in città. Il primo mercato che incontra al centro è quello dei 10 euro per un chilo di ciliegie. Vorrei tanto essermi sbagliato, ma erano due cifre, senza la virgola o il punto che precedono i centesimi. Ho messo in relazione allora quella cifra con le lamentele che si sentono in giro circa aumenti di prezzi che si registrano in città in seguito alla proclamazione di Matera capitale europea della Cultura ed all’arrivo impetuoso di turisti dalle varie regioni d’Italia e dall’estero. La città si dimostra non del tutto adeguata nel far fronte ai problemi che la nuova situazione comporta (si pensi al traffico nelle vie del centro, all’igiene ed alla raccolta dei rifiuti, in cui molti concittadini per la verità non eccellono per civiltà di comportamento, ai bagni pubblici ecc.). E il problema dei prezzi che c’azzecca, direbbe Di Pietro? C’azzecca. Se non si vuole che Matera 2019 sia un fuoco di paglia , c’azzecca. Immaginiamo che un turista “mordi e fuggi” torni al suo luogo natio; che dirà ai suoi amici? La città è bella, interessante … ma conviene portare con sé un panino e una bottiglietta d’acqua. Che farà un camperista? Acquisterà il minimo indispensabile o consumerà quello che ha già in camper. Ma ci vogliamo dimenticare del cittadino materano, di colui che quotidianamente fa la spesa? Con un aumento di prezzi di beni di prima necessità e, in trascinamento, di altri, si troverebbe a pagare le conseguenze di atteggiamenti miopi di quegli operatori economici che, nell’euforia di Matera 2019, hanno pensato di alzare l’asticella dei prezzi. Abbiamo bisogno di invitare il turista a tornare, di non danneggiare il cittadino residente (che d’improvviso non è diventato ricco dopo la proclamazione di Matera 2019), di avere lo sguardo rivolto al futuro e non all’utile immediato. In tutto questo chi amministra la città dovrebbe lasciar fare? Certamente siamo in un Paese in cui c’è libertà d’iniziativa, non si può imporre un limite nei prezzi al consumo ma … sarebbe del tutto sbagliato chiamare a raccolta i soggetti economici delle varie categorie e rivolgere loro una (così si dice nell’abusato inglese)” moral suasion”? Far capire cioè loro pacatamente e con argomentazioni che, con una buona politica dei prezzi, un euro un meno guadagnato oggi significa la possibilità di guadagnarne molti di più negli anni a venire? L’esperienza degli operatori dell’Emilia Romagna non insegna nulla? Da quelle parti il turista se lo coccolano con i modi e con i prezzi. Si deve pensare che chi rappresenta le attività economiche e ricopre più di un incarico non abbia di conseguenza il tempo per occuparsi di questi problemi? Ma questi problemi esistono veramente o sono elucubrazioni di chi scrive? O esiste soprattutto Verri sì, Verri no, Verri nì e discorsoni altisonanti?
Questo articolo ha colto appieno I problem di questa citta’,I turisti,specie da alcune attivita’ commerciali di ristorazione situati nella via del Corso fino a piazzetta Pascoli vengono letteralmente spennati,basteranno poche recensioni sulla citta’ e Matera 2019 a vanificare tutti I lavori e gli sforzi fatti da coloro che hanno messo l’anima per portare Matera al centro dell’attenzione mondiale.