Grassano ospiterà il prossimo 28 agosto una tappa del progetto «Écoo Tour 2016: Bretagna-Basilicata”, che si occupa di problemi legati alla tematica dello sviluppo sostenibile nell’ambiente rurale, nell’ambito di un scambio europeo progetto Erasmus plus. Diciotto i partecipanti, tra italiani e francesi. I ragazzi potranno interrogarsi e lavorare su tali importanti problematiche di sviluppo sostenibile. Attraverso la costituzione di un gruppo binazionale (italiano-francese), è previsto uno scambio di due settimane in viaggio con la bici prima in Bretagna a Dinan, St-Méen, Paimpont, Guer, Guipry, Rennes, Hédé-Bazouges e poi in Basilicata a Matera, Miglionico, Grottole, Grassano e Irsina.
Ad accompagnare i ragazzi nel centro della collina materana saranno Cyril Hoccry Lescarmure e Simon Guieu, responsabili del progetto della Écoo.
I dettagli della tappa sono stati definiti nel corso di un incontro promosso da Michele Incampo. Ad accogliere i ragazzzi il sindaco del comune di Grassano e la Giunta.
“Siamo ben lieti di poter dare il nostro sostegno a questo tipo di iniziativa – ha spiegato il sindaco Francesco Sanseverino – perché riteniamo che un turismo tematico culturale ha un valore aggiunto rispetto ad un turismo di passaggio. Il programma è molto interessante e prevede attività di incontri e di scoperta delle iniziative e degli attori dei territori, attività di laboratori, di lavoro collettivo e workshop. Grassano, nonostante le difficoltà gestionali, offre comunque un ricco patrimonio culturale con il Palazzo Materi e le sue stanze del primo piano e il presepe permanente del Maestro Franco Artese, la Locanda Prisco gestita dall’associazione Crassanum sui passi del famoso scrittore Carlo Levi, ma anche il bellissimo paesaggio che offre la zona di Cinti di Grassano”.
Grande entusiasmo da parte dei ragazzi per l’accoglienza ricevuta a Grassano. “E’ raro”, hanno spiegato – trovare un sindaco, semplici cittadini che senza conoscerti ti accolgono e con gentilezza ti ospitano, ti ascoltano e soprattutto ti offrono con il cuore quello che possono”.