Sabato 21 e domenica 22 maggio 2016 torna l’appuntamento con “Le Vie dei Presìdi”, evento diffuso e organizzato da Slow Food Campania e Basilicata grazie al quale sarà possibile avvicinare i consumatori ai territori e alle tecniche di produzione dei Presìdi Slow Food.
L’intendo è avvicinare sempre più il co-produttore ai luoghi della produzione, “dove il cibo si fa”, per riprendere un discorso nel tempo interrotto e di riscoprire il valore reale dei territori. Nello specifico, le iniziative programmate dal Presidio Slow Food dedicato alla “Pera Signora della Valle del Sinni”, si svolgeranno in ben tre comuni (Colobraro, Rotondella e Nova Siri), secondo un calendario originale e creativo, disponibile sul sito di Slow Food Campania, su seisulsinni.com e sulla pagina facebook di S.E.I. sul Sinni.
“Le Vie dei Presìdi” – dichiara Vito Trotta, Responsabile Presìdi Slow Food Campania e Basilicata – è il modo giusto perché tutti possano avvicinare queste produzioni ed incontrare contadini, allevatori, pescatori. I Presìdi non sono più delle opzioni praticabili da sognatori fuori dal tempo, bensì costituiscono le nostre uniche basi su cui fondare il riscatto dell’intero comparto agroalimentare e da proporre come modello di riferimento per le produzioni di piccola scala.
L’auspicio, sottolinea il Presidente dell’Associazione di Presidio “S.E.I. sul Sinni – Sostenibilità, Etica ed Integrazione”, Domenico Dimatteo, è far conoscere il “piccolo universo” delle realtà produttive dei Presìdi e di far comprendere il valore di determinate produzioni, che, necessariamente devono integrasi e supportare i settori del turismo e della cultura locale. Le attività proposte dalle aziende aderenti alla rete S.E.I. sul Sinni (Bernardo Teresa di Colobraro, Masseria “Nivaldine” e Alberto Manolio di Rotondella e Masseria “Gargaleo” di Nova Siri), prevedono momenti degustativi e di acquisto dei prodotti della Pera Signora ed altre tipicità locali, nonché visite dei luoghi di produzione e di trasformazione, ovvero esperienze originali e creative, legate alla ruralità, all’ospitalità ed alla biodiversità locale. L’intendo è promuovere uno sviluppo culturale, sociale, ambientale e turistico in chiave ecosostenibile e responsabile, per contribuire al miglioramento della vita dei residenti e degli ospiti, ovvero sviluppo integrato dell’intera collettività locale.