Domenica 5 giugno 2016 dalle ore 20,30 presso il teatro Mercadante di Altamura la cooperativa sociale V.I.T.A. organiza una serata di beneficenza in cui si affronteranno temi legati alla demenza e al supporto familiare e il cui ricavato sara’ interamente devoluto all’acquisto di un pulmino. La serata si intitola “Un sorriso per ricordare, perché ad allietare la serata ci saranno attori e cabarettisti provenienti dallo Zelig lab, la palestra per comici più famosa d’italia.
Info e prevendite presso il Teatro Mercadante di Altamura.
La cooperativa sociale V.I.T.A. è un’organizzazione o.n.l.u.s., costituita nel 2009, avente quale scopo generale, il miglioramento della qualità della vita dei cittadini a partire dai soggetti a vario titolo svantaggiati, in particolar modo persone anziane, sofferenti, malati, malati terminali e persone portatrici di disabilità psicofisiche. dal momento della sua costituzione, la cooperativa opera costantemente sul territorio, impegnandosi a favore di azioni che riducano il rischio di emarginazione sociale delle fasce più deboli, attraverso servizi e progetti che coinvolgano le diverse realtà territoriali, conservando la consapevolezza che dietro ogni soggetto bisognoso di aiuto, si nasconde una persona con le sue fragilità e le sue debolezze,ma piena anche di risorse e punti di forza sui quali fare appello.
Il progetto Alzheimer: nonostante le varie iniziative e progettualità svolte, la cooperativa sta lavorando alacremente all’apertura di un centro diurno per il supporto cognitivo e comportamentale per soggetti affetti da demenza, nella fattispecie, demenza di tipo alzheimer. consapevoli della complessa realtà di tale “terribile” patologia neurodegenerativa, e da sempre convinti che la terza età rappresenti non un parcheggio della vita, bensì una fase ricca di risorse ed emozioni da condividere, la cooperativa risponde con l’apertura di uno struttura socio-sanitaria che sappia rispondere alle nuove esigenze che i soggetti con demenzae le loro famiglie rivolgono alla comunità,con servizi adeguati a ritardare piu’ possibile la scomparsa di funzioni psico-fisiche che tale condizione porta con se’. Il nostro territorio è troppo grande e troppo bisognoso di interventi specialistici che non escludano nessuno, recuperando la dimensione calda e umano propria di ogni essere vivente.