“La candidatura di Matera a Capitale europea della cultura nasce da un lungo percorso di lievitazione comunitaria”. Ha esordito cosí il sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri intervenendo al convegno…
“Si tratta di una tappa di una lunga marcia che Matera ha fatto per scrollarsi di dosso l’appellativo di cittá dei cavernicoli, della povertá, della rappresentativitá fisica della subalternitá sociale. Il recupero dell’autostima é giunto al termine di una lunga marcia. Abbiamo recuperato – ha aggiunto – dignitá civile, appartenenza in un territorio unico e universale che va studiato, rispettato e valorizzato.
La vittoria di Matera non è stato un miracolo, non si tratta di una invenzione ma di una particolare marcia che ha creato le condizioni affinchè si raggiungesse questo obiettivo. Non si può pensare di vivere il ruolo di Capitale europea della cultura come un fatto autarchico. Qualcuno, però, ha sostenuto che la cittá vive un momento di ebbrezza – ha poi spiegato il sindaco de Ruggieri riferendosi alle recenti dichiarazio i del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – che svanirá nel tempo e che sltri potranno continuare nella loro dignitá urbana. Vorrei chiedere perciò al Governatore della Puglia e ai paladini di Matera dove erano quando Matera nella sua autonomia ha lievitato questo processo? Prima erano personaggi silenziosi che non avevano dato attenzione al fremito sociale e culturale che la cittá stava vivendo.
Bisogna avere rapporti con Matera all’insegna del rispetto. Non è pensabile che di possa credere che siamo subalterni. La baldoria ludica del 2019 non mi interessa. Voglio invece coltivare il potere, la forza rappresentativa che la cittá ha in Europa. Insieme con Puglia, Campania e Calabria dobbiamo costruire un Piano di sviluppo territoriale, utilizzando l’appeal che ha questa città. Rompiamo gli steccati, non creiamo egemonie fra territori ma realizziamo un nuovo modello meridionale.
Il pessimismo è sinomimo di immobilismo; invece bisogna creare percorsi di confronto. Oggi si vince quando i territori hanno ruoli unici e universali. Il mio sogno è che in queste aree nasca una creative valley, che diventi il focolaio, l’incubatore di nuove produzioni tecnologiche”. Parlando del settore culturale il sindaco ha aggiunto: “Ho chiesto al presidente del consiglio Matteo Renzi che la nostra area sia coinvolta dal progetto europeo di avviare zone di cultura crestiva a sostegno speciale.
Dobbiamo essere noi i produttori di cultura e non semplici consumatori.
Abbiamo la qualitá e il vitalismo storico di territori del Mediterraneo perchè non siamo più sudditi di nessuno. Aggreghiamo le forze per esprimere i valori dell’efficienza ed efficacia. È finito il tempo della caccia al tesoro dei finanziamenti – ha concluso- dell’inseguimentondegli amici, della sponda romana sorridente. Il progetto comune che potremmo realizzare eviterá attese snervanti nelle anticamere della politica. Noi dobbismo far crescere i valori della comunitá all’insegna della visione del futuro e della qualitá.
Dobbiamo diventare costruttori di imprese perchè ha idee, cervello e libertá riesce s fare cose straordinarie e noi obbiamo infettarci di tutto ciò, governando la vittoria”.
Mag 22
credo che Emiliano abbia altro cui pensare e vada avanti come un TRENO, la realtà pugliese non gil permetterebbe pause. il resto sono chiacchiere!
Le relationship con le regioni vicine ed in particolare con la Puglia sono non solo necessarie ma assolutamente determinant per portare Matera al 2019,che lo vogliate o no, I visitatori (e saranno tanti) dovranno necessariamente passare dalla Puglia e senza il convolgimento della regione e di Emiliano pensate che possiamo avere successo?