Nonostante la situazione di autentica emergenza in cui è piombata la sanità lucana, con effetti ancora più marcatamente negativi nel Materano, anche per effetto del ricorso del Consiglio dei Ministri in materia di mobilità sanitaria (che coinvolge direttamente e per un buon tre quarti della mobilità extraregionale Matera e provincia) il centrosinistra non intende cambiare registro e pensa di risolvere i problemi a colpi di riunioni di maggioranza. E’ quanto sostiene il consigliere regionale Paolo Castelluccio (Fi) sottolineando di aver già messo in guardia la settimana scorsa dai tentativi di affrontare una situazione che, dopo gli ultimi fatti, le proteste a Tinchi di Pisticci, la denuncia del capogruppo Napoli sugli sprechi di risorse da utilizzare diversamente (caso-convenzione Scuola Superiore S.Anna di Pisa), richiede il coinvolgimento di tutti i consiglieri e di tutti i soggetti sociali interessati. Come per il tema della sperequazione tra prestazioni, strutture pubbliche e private, servizi esistente palesemente sul territorio – aggiunge – si risente ormai da troppo tempo di una regia regionale unica di programmazione anche per il riordino degli ospedali con un atteggiamento assessorile del tutto incomprensibile perchè improntato al rifiuto del confronto con le associazioni della sanità privata accreditata. In attesa di registrare una nuova e coerente con la precedente presa di posizione di Cifarelli e Lacorazza – dice Castelluccio – non si può attendere ancora. La nuova settimana è pertanto decisiva: o Pittella ci farà sapere cosa intende fare (riunione di maggioranza compresa) oppure non ci resta che alzare il livello di attenzione dei territori, dei soggetti sociali, dei cittadini-utenti penalizzati. Non abbiamo alcuna intenzione di assistere inerti al rischio immediato di perdita del lavoro per una settantina di persone tra operatori sanitari, dipendenti amministrativi, medici specialisti in provincia di Matera e al respingimento di oltre 5mila pazienti al mese di altre regioni che non potrebbero ricevere dai centri materani le prestazioni richieste. Scelte schizofreniche assunte da livelli amministrativi e quindi senza alcun senso – conclude – non vanno certamente nella direzione di rafforzare il diritto alla salute.
Mag 22