Si è tenuta venerdì 20 maggio organizzata dall’Ordine degli Avvocati di Matera e dall’AIGA – Associazione Italiana Giovani Avvocati un incontro di studio sul tema del sovra indebitamento. Dopo la presentazione dell’istituto da parte dell’avvocato Pierfernando Panetta, l’avvocato Giuseppe Tedesco ha analizzato e discusso con i colleghi presenti la fattispecie disciplinata dall’istituto. E’ stata discussa la recente sentenza n. 1869 del 1 febbraio 2016 della Prima Sezione Civile della Cassazione che è la prima in tema di sovraindebitamento e pronuncia il principio di diritto e la nozione di consumatore abilitato al piano, come modalità di ristrutturazione del passivo. Deve trattarsi di una persona priva, dal lato attivo, di relazioni d’impresa o professionali, invero compatibili se pregresse ovvero attuali, purché non abbiano dato vita ad obbligazioni residue, potendo il soggetto anche svolgere l’attività di professionista o imprenditore, invero solo esigendo l’art. 6, co. 2, lett. b) una specifica qualità della sua insolvenza finale, in essa cioè non potendo comparire obbligazioni assunte per gli scopi di cui alle predette attività ovvero comunque esse non dovendo più risultare attuali, essendo consumatore solo il debitore che, persona fisica, risulti aver contratto obbligazioni —non soddisfatte al momento della proposta di piano – per far fronte ad esigenze personali o familiari o della più ampia sfera attinente agli impegni derivanti dall’estrinsecazione della propria personalità sociale, dunque anche a favore di terzi, ma senza riflessi diretti in un’attività d’impresa o professionale propria, salvo gli eventuali debiti di cui all’art.7 co.1 terzo periodo (tributi costituenti risorse proprie dell’Unione europea, imposta sul valore aggiunto e ritenute operate e non versate) che sono da pagare in quanto tali, sulla base della verifica di effettività solutoria commessa al giudice nella sede di cui all’art.12bis co.3 1. n. 3 del 2012. La Legge Salva Suicidi o Anti Suicidi è un provvedimento che ha l’obiettivo di porre rimedio a situazioni di sovraindebitamento. Questa norma permette alla persona in difficoltà economica e non in grado di far fronte ai propri debiti di accedere ad una speciale procedura per chiudere definitivamente le proprie pendenze con i creditori (compresa Equitalia). Con questa procedura il debitore propone ai propri creditori un accordo di ristrutturazione dei debiti che tiene in considerazione le sue reali capacità economiche e permette l’estinzione di una percentuale del debito. La recente legge del 2012 ha, per la prima volta, introdotto nel nostro ordinamento una procedura di esdebitazione destinata a coloro che non possono accedere alle procedure concorsuali previste dalla Legge fallimentare. Il procedimento previsto dalla legge n. 3/12 é rivolto quindi ai privati ed alle piccole imprese e permette la cancellazione dei debiti pregressi (discharge) del debitore (persona fisica o ente collettivo ovvero consumatore) ivi compresi quelli verso il fisco (Equitalia). La nuova legge é rivoluzionaria perché permette di gestire situazioni debitorie prima impossibili da governare, arrivando così alla cancellazione dei debiti. La norma é stata introdotta, in questi tempi di forte crisi economica e finanziaria, per la necessità di attribuire alle situazioni di insolvenza (sovraindebitamento) del debitore non fallibile (piccole imprese o società artigiane, ad esempio) ovvero del consumatore la possibilità della cancellazione dei debiti al fine di ripartire da zero (di qui l’espressione fresh start utilizzata in tali ipotesi) e di riacquistare un ruolo attivo nell’economia, senza restare schiacciati dal carico dell’indebitamento preesistente.
Pierluigi Diso
Mag 22