Lo storico materano Giovanni Caserta, componente del Comitato per il No a Matera, interviene sul dibattito avviato in questi giorni per la Riforma Costituzionale che il Governo Renzi vorrebbe attuare con il referendum previsto nel prossimo mese di ottobre e spiega perchè è opportuno votare no. Di seguito la nota integrale.
Giovanni Caserta: “votare No è un atto di responsabilità verso il Paese”.
Nella elezione referendaria del2 giugno 1946, Matera fu, nel Sud, pur con la vittoria della Monarchia, la città con una delle più alte percentuali di voti dati alla Repubblica. Da quella consultazionenacque la Costituzione repubblicana, considerata la più avanzata nel mondo.
Oggi si propone una riforma che, voluta da un PD irriconoscibile, ricattato da Renzi con la minaccia delle sue dimissioni,sopprimeil Senato, uno dei due organismi di controllo parlamentare.In più si approva una legge elettorale, paragonabile alla legge truffa, contro cui con vigore combatterono l’on. Michele Bianco e l’on. Giorgio Amendola. Praticamente, con la legge voluta da Renzi e dalla ministra Foschi,si rafforza il potere esecutivo a danno del potere legislativo, e quindi della democrazia.Una riforma che ha siffatta “filosofia”, è una controriforma o, come dicono molti costituzionalisti, è una pericolosa deformazione. Nonsi può, infatti, intaccare la struttura portante di una Costituzione, grazie alla qualel’Italia è risalita dalle rovine della guerra al ruolo di settima Potenza nel mondo;non si può togliere valore alla volontà dei cittadini, che hanno il diritto di votare per chi vogliono ed esigono che il loro voto conti. Non per nulla Giorgio Amendola scrivevache la legge elettorale proporzionale, come gli aveva insegnato il prof. Presutti dell’Università di Napoli, era da considerarsi la migliore in senso assoluto.
Quanto allapratica abolizione del Senato,se essa ha, come obiettivo dichiarato, quello di ridurre i costi della politica, come vuol far credere Renzi, si tratta di un falso problema, mistificatorio. Il Senato comunque rimane, anche se assolutamente senza peso e senza senso. E’ facile invece ricordare che, se il problema è quello della spesa, basterebbe riprenderela proposta di Nilde Iotti, che riduceva drasticamente il numero dei Deputati e dei Senatori, facendo risparmiare sui costi e, contemporaneamente, snellendo notevolmente i lavori parlamentari. Stupisce, perciò, il “compagno” Napolitano, che, già presidente della Repubblica, da cinquant’anni e oltre in Parlamento, non ha fatto nulla per dare un séguito alla proposta della “compagna” NildeIotti.
La riforma della Costituzione, dico ai compagni del PD, che leggo purtroppoorientati tutti per il SI, non è cosa da consegnare nelle mani di Renzi, della Boschi, della Guidi, di Calderoli e altri. Non si può permettere loro di porre mano ad un testo che fu di De Gasperi, Togliatti, Nenni, La Malfa, Nitti, Amendola, Terracini, Calamandrei, De Nicola e, anzi,dello Spirito Santo, da Benedetto Croce invocato (Veni, creator Spiritus), perché illuminasse lamente dei padri della patria (seduta del 16 marzo 1947)!
Insomma, non si lasciuna istituzione, “illuminata dallo Spirito Santo”, nelle mani di improvvisati costituzionalisti, che avant’ieri ci diedero il Mattarellum, ieri il Porcellum, oggi l’Italicum… Né si rischi di avere una Costituzione scritta,come anche è stato rilevato da alcuni linguisti,in brutto toscano,che deturpil’opera di Concetto Marchesi, Pietro Pancrazi e Antonio Baldini, scrittori appositamente chiamati dall’on. Terracini, perché l’Italia avesse una Costituzione inlingua facile, perfettamente italiana, assolutamente inequivocabile.comprensibile, insomma, da tutti
Che gli elettori del PD sentano, dunque, il senso della loro responsabilità, votando per ilNO, per la chiarezza, per la democrazia e per l’Italia.E lo facciano con coraggio, sottraendosi ai ricatti di Renzi, anche a rischio di apparire gufi. E che lo sentano, chissà, anche i compagni del PD.
Giovanni Caserta, componente del Comitato per il NO
Nella foto il gazebo in piazza Vittorio Veneto del Comitato per il NO (foto www.SassiLive.it)