Il mondo del lavoro sta attraversando una profonda rivoluzione, che per molti versi non conosce precedenti nella storia dell’uomo.
Grazie ai potenti strumenti creati dall’informatica e alla digitalizzazione di molte attività, un numero sempre maggiore di processi produttivi sta raggiungendo un livello di automatizzazione tale da minacciare di soppiantare completamente alcune figure professionali.
Tra i temi al centro del dibattito pubblico sul mondo del lavoro, negli ultimi anni, quello dei mutamenti causati dal rapido progresso delle tecnologie ha assunto sempre più i tratti di un problema, ancor prima che di un’opportunità.
In effetti, molte realtà produttive registrano una costante contrazione del numero di lavoratori richiesti, ad esempio, nella catene di montaggio, con il passaggio da una prevalenza di ruoli operativi a quella di personale impegnato esclusivamente nella supervisione del funzionamento dei macchinari.
La cosiddetta “terza rivoluzione industriale” si basa proprio sulla diffusione sempre più capillare delle tecnologie informatiche e del web nel mondo del lavoro: grazie alle infinite possibilità offerte da questi strumenti molte attività lavorative e processi produttivi sono oggetto di una costante ottimizzazione che si traduce in aumento del rendimento e dei profitti e in una netta riduzione dei costi d’impresa. Basti pensare a quanto l’uso di software gestionali sviluppati ad hoc e archivi digitali abbia semplificato l’amministrazione delle attività all’interno di un ufficio: oggi bastano pochi click per risalire in un istante a tutte le informazioni relative ad un determinato cliente o fornitore, con un quadro completo dei pagamenti e delle fatture, delle precedenti collaborazioni e persino delle comunicazioni scambiate nel corso delle trattative.
Se i vantaggi dal punto di vista dell’organizzazione aziendale e delle possibilità di fare impresa anche quando si dispone di mezzi modesti sono innegabili, va detto che le preoccupazioni generate dai cambiamenti in atto nel mondo del lavoro, peraltro ancora pesantemente penalizzato dagli effetti della crisi economica, non possono certo essere trascurate.
Un recente sondaggio condotto da Adp a livello mondiale ha coinvolto 2400 lavoratori impiegati in vari settori e residenti in 13 paesi diversi, evidenziando un atteggiamento di cauto ottimismo nei confronti delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie: secondo l’81% degli intervistati, ad esempio, l’utilizzo sempre più comune di smartphone e tablet come strumenti di lavoro sarà alla base di una maggiore flessibilità degli orari di ufficio e della possibilità di svolgere le proprie mansioni ovunque ci si trovi. Inoltre, il 79% delle persone coinvolte nello studio vede nel web e nei social network occasioni importanti per curare le relazioni professionali, oltre che quelle personali, superando il problema rappresentato dalle distanze geografiche.
La paura principale connessa con l’avanzata delle nuove tecnologie e la crescita del loro ruolo nel mercato del lavoro ha a che fare con la necessità di acquisire in continuazione nuove competenze e sviluppare buone abilità nell’uso degli strumenti informatici.
Ben il 52% degli intervistati in Europa si dichiara preoccupato circa la necessità di mantenersi costantemente aggiornati e sapersi reinventare. Allo stesso tempo, la maggior parte dei soggetti coinvolti nello studio è convinta che la qualità più importante per emergere nell’attuale quadro occupazionale sia la capacità di adattarsi a contesti e situazioni diverse.
Il dato relativo ai lavoratori spaventati dai cambiamenti in atto risulta essere più elevato nei paesi in cui l’età media è più elevata: come è facile intuire, là dove la popolazione è più anziana, diminuisce la predisposizione ad apprendere nuove abilità e a mettere in discussione la propria posizione.
D’altra parte, lo sviluppo di applicativi e strumenti informatici pone sempre al centro della fase di progettazione la realizzazione di prodotti usabili e a misura di utente, ovvero creati appositamente per potere essere utilizzati in maniera intuitiva, senza richiede alcun tipo di formazione specifica.
Così, utilizzare uno dei software sviluppati per ottimizzare le attività di ufficio, oggi, non è più complesso dell’effettuare una ricerca online. Come illustrato nella pagina di questa agenzia specializzata nello sviluppo di applicazioni web, i vantaggi di questi strumenti sono davvero molti, dalla possibilità di ottimizzare il lavoro a quella di centralizzare i dati rendendoli accessibili per tutte le persone coinvolte in un progetto. Il punto di forza di queste risorse, però, rimane propria la possibilità di farvi ricorso pur essendo in possesso di una formazione minima circa il loro utilizzo.
La rivoluzione digitale del mondo del lavoro è appena iniziata ed è presto per poter prevedere dove porterà questo fenomeno. Starà soprattutto ai governi nazionali saper intraprendere le giuste iniziative per guidare il mercato del lavoro in questa importante transizione.