Quattro persone, tra le quali anche un sacerdote, sono state rinviate a giudizio dal gup di Potenza con l’accusa di aver fatto sesso con minorenni: il prete finì agli arresti domiciliari il 21 aprile dello scorso anno e fu poi sospeso “a divinis” dal vescovo della Diocesi di Tursi-Lagonegro, nell’ambito di un’inchiesta della Procura del capoluogo lucano sull’adescamento di minori, attraverso i social network, poi pagati per consumare atti sessuali.
La prima udienza si svolgerà a Matera il prossimo 13 luglio.
Per altre quattro persone, invece, giudicate con il rito abbreviato, sono state disposte pene comprese tra i due anni e due mesi e due anni e otto mesi, e sono state riconosciute le attenuanti generiche.
Le misure cautelari furono eseguite dai Carabinieri della compagnia di Policoro. Gli incontri sessuali, infatti, sarebbero avvenuti nei pressi dei lidi di Rotondella e Nova Siri.