L’attore Beppe Fiorello, che ai tempi di Radio Deejay si faceva chiamare Fiorellino per distinguersi dal più noto fratello Rosario Fiorello, è arrivato in tarda mattinata a Matera. Sul profilo facebook di Paride Leporace è apparsa una foto scattata fuori dal Cinetix in via Aldo Moro. Beppe Fiorello è in compagnia del direttore della Lucana Film Commission e del regista Michele Russo, nipote di Francis Ford Coppola e autore del film “Il fischio di famiglia” presentato all’ultimo festival del cinema di Cannes. Beppe Fiorello è arrivato a Matera intorno all’ora di pranzo e si è diretto al ristorante Stano, dove ha concesso una foto ricordo anche al proprietario Valerio, che ha ovviamente postato subito dopo la foto su facebook. Poi un caffè di lavoro al Cinetix con Leporace e Russo.
Una gita da turista o un incontro di lavoro per Beppe Fiorello, affermato attore di fiction in onda sulla Rai? Lo scopriremo solo nei prossimi mesi.
Michle Capolupo
Biografia di Beppe Fiorello
Giuseppe Fiorello, noto anche come Beppe Fiorello e, in passato, Fiorellino, è nato Catania, 12 marzo 1969. E’ un attore e produttore cinematografico italiano.
Fratello del noto showman Rosario Fiorello e della scrittrice e conduttrice televisiva Catena Fiorello, nonostante la timidezza e il carattere introverso, sin da ragazzino sogna di raccontare storie alla gente. Inizialmente lavora come tecnico al villaggio turistico della Valtur a Brucoli. Qui i due fratelli insieme ottengono molto successo con i loro spettacoli di intrattenimento. Da lì nel 1994 passa a Radio Deejay con il nome d’arte “Fiorellino”, lavorando al fianco di Marco Baldini, Luca Laurenti e Amadeus. Nello stesso anno debutta in televisione nel programma di Mediaset, condotto in precedenza dal fratello, Karaoke, lavorando insieme ad Antonella Elia. In una recente intervista, lo stesso attore ha ammesso di essersi pentito di aver rimpiazzato il fratello nella conduzione del programma dati i bassissimi ascolti che hanno portato alla sospensione del programma.
Nel 1996 in una libreria di Riccione grazie a Daria Bignardi, conduttrice televisiva di Mediaset, fa la conoscenza di Niccolò Ammaniti alla presentazione della sua raccolta di racconti Fango. Questi, dopo averlo frequentato per qualche giorno, gli propone di andare a Roma a fare un provino per un film di Marco Risi scritto da lui. Beppe Fiorello in quel momento sta percorrendo la strada musicale, si è appassionato alla musica e vuole fare dischi ma accetta ugualmente e si trasferisce a Roma. Nonostante il provino andato male, Risi lo incita e lo fa tornare il giorno seguente. Di fatto il provino viene superato e Fiorello debutta quindi al cinema nel 1998 con il film L’ultimo capodanno. Fa il suo esordio poi anche in televisione con Ultimo, diretto da Stefano Reali e trasmesso da Canale 5, con Raoul Bova interpretando l’appuntato Nocelli Domenico, detto “Parsifal”.
L’anno seguente compare ne Il talento di Mr. Ripley insieme al fratello e ad attori internazionali come Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Jude Law e Cate Blanchett. È poi il protagonista ne I fetentoni e compare ne Il morso del serpente, due film di mafia.
Torna poi al cinema nel 2000 come co-protagonista insieme a Carlo Verdone in C’era un cinese in coma. A riguardo Beppe Fiorello ha dichiarato: A Carlo devo molto non solo dal punto di vista cinematografico. Mi diede un consiglio sulla carriera dicendomi: “Ci sono due strade in una carriera, quella che ti fa guadagnare un sacco di soldi ma duri di meno e quella in cui guadagni meno soldi ma duri di più”. Io ho scelto la seconda e per questo gli sono grato. Torna a lavorare poi con Marco Risi in Tre mogli.
Nel 2001 e nel 2002 partecipa a due serate di Stasera pago io, show di grande successo del fratello Rosario.
Successivamente lavora in varie miniserie televisive trasmesse dalla Rai: La guerra è finita nel 2002 (sulla Seconda Guerra Mondiale), Salvo D’Acquisto nel 2003 (narra la storia del Vicebrigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto ucciso dai nazisti), L’uomo sbagliato (ispirata a Daniele Barillà, vittima di un errore giudiziario), Il grande Torino (nel ruolo del capitano Valentino Mazzola per il quale impara a battere i calci di punizione di sinistra grazie a Odoacre Chierico), Il cuore nel pozzo (incentrata sulla fuga di un gruppo di bambini dai partigiani di Tito), Il bambino sull’acqua (storia di un bambino colpito da una rara forma di asma), tutte del 2005, e Joe Petrosino (poliziotto italiano naturalizzato statunitense ucciso dalla mafia a Palermo) l’anno seguente. Nello stesso anno partecipa al primo episodio della fiction Rai Crimini.
Nel 2007 è protagonista di Giuseppe Moscati (miniserie sulla vita di San Giuseppe Moscati) a cui fanno sèguito il film tv La vita rubata (ispirato all’omicidio di mafia di Graziella Campagna) e la miniserie Il bambino della domenica (storia di un ragazzo appassionato di boxe), entrambi in onda nel 2008. Quest’ultima miniserie è nata da un’idea dello stesso Beppe Fiorello mentre si trovava in macchina, sul Lungotevere a Roma, con l’amico e sceneggiatore Alessandro Pondi. Grazie a questa miniserie Fiorello sarà protagonista anche di Scherzi a parte per il suo fisico palestrato.
Sempre nel 2007 debutta come regista per i videoclip dell’album Il mutevole abitante del mio solito involucro di Silvia Salemi e ritorna sul grande schermo con il film Appuntamento a ora insolita con Ricky Tognazzi e Giulio Scarpati, cui fanno sèguito I galantuomini (film di mafia), e Baarìa, regia di Giuseppe Tornatore, entrambi del 2008.
Nel 2010 è nuovamente su Rai Uno con varie fiction: Lo scandalo della Banca Romana (incentrata appunto sul caso politico-finanziario che coinvolse la Sinistra storica collusa negli affari illeciti della Banca Romana), Il sorteggio (film televisivo sul processo alle Brigate Rosse presentato in anteprima nazionale al Roma Fiction Fest di quell’anno) e La leggenda del bandito e del campione, in cui interpreta il ruolo di Sante Pollastri.Nello stesso anno partecipa anche alla sesta puntata del programma televisivo Rai Ballando con le stelle come Ballerino per una notte con un tango di coppia.
Per i 150 anni dell’Unita d’Italia insieme al fratello Rosario produce un cortometraggio dal titolo Domani in cui recitano anche i suoi figli Anita e Nicola. È il primo prodotto della R.O.S.A., casa di produzione di Rosario Fiorello, e della Iblafilm di Beppe.
In sèguito recita nei film I baci mai dati e Terraferma e ritorna in televisione con Sarò sempre tuo padre, la fiction dedicata al delicato problema dei padri separati, che ha anche contribuito a sceneggiare. Il 28 novembre 2011 è ospite della terza serata dello show del fratello Il più grande spettacolo dopo il weekend.
Nel 2012 torna al cinema con Magnifica presenza di Ferzan Özpetek, film che ha ottenuto otto candidature ai David di Donatello 2012 e nove ai Nastri d’argento 2012. Il 10 settembre è Presidente di giuria della serata finale di Miss Italia 2012 incoronando Giusy Buscemi.
Per presentare la sua nuova miniserie Volare – La grande storia di Domenico Modugno, il 13 febbraio 2013 partecipa come ospite alla seconda serata del Festival di Sanremo, condotto da Fabio Fazio. Per l’occasione canta le canzoni appunto di Modugno Vecchio frack, Cosa sono le nuvole e Tu sì ‘na cosa grande. È membro della giuria dell’ultima serata in sostituzione di Carlo Verdone. In quest’occasione propone di cambiare le regole della gara: «Nei Big farei partecipare nomi come Pino Daniele, Zucchero, Jovanotti, Laura Pausini, Eros Ramazzotti. Poi nei Contemporanei metterei artisti come Daniele Silvestri, Irene Grandi, Tiziano Ferro, Modà. Infine i veri Giovani, quelli che non si conoscono».
Il 9 marzo è ospite di Fazio a Che tempo che fa per celebrare il grande successo ottenuto da Volare, la miniserie più vista dal 2005 a oggi con 11 milioni di telespettatori e il 40% di share. In quest’occasione Beppe Fiorello, sollecitato dal conduttore, racconta: «Ho in qualche modo interpretato la mia vita per quanto sia stato aderente il percorso di vita artistico e personale di Modugno con il mio. Ho trovato nel racconto di Modugno molte similitudini come la provenienza da una provincia del Sud, il fatto di aver avuto un padre lui capo della Municipale e mio padre appuntato della Guardia di Finanza, lo stesso obbiettivo lui il centro sperimentale di Roma e per me il cinema, poi Roma per averci fatto incontrare le nostre future mogli, la somiglianza anche della voce di Modugno con mio padre, le canzoni che ci hanno accompagnato per tutta l’infanzia.» Rivela inoltre che ci potrebbe essere una seconda parte della miniserie.
Il 28 agosto dello stesso anno riceve dal sindaco di Polignano a Mare, durante una cerimonia pubblica, la cittadinanza onoraria come riconoscenza dell’ottima interpretazione di Modugno.
Nello stesso periodo torna al cinema con Benvenuto Presidente! con Claudio Bisio e Kasia Smutniak interpretando il ruolo di un politico.
A ottobre va in onda su Rai 1 lo speciale Il racconto di Beppe Fiorello di Vincenzo Mollica che, girato ad Augusta, ripercorre la vita di Fiorello con una sua lunga intervista, e a novembre, dopo dieci anni, torna a teatro con Penso che un sogno così.. di Giampiero Solari e scritto da Vittorio Moroni in omaggio a suo padre e a quello di Domenico Modugno, sua fonte di ispirazione fondamentale, come gioco di vite; lo spettacolo va in scena anche negli Stati Uniti, ad Atlantic City e a Foxwood ad aprile.
Torna poi al cinema con il lungometraggio Se chiudo gli occhi non sono più qui per la regia di Vittorio Moroni, e su Rai 1 nel febbraio 2014 con il film di Marco Pontecorvo L’oro di Scampia nel quale interpreta Gianni Maddaloni, padre del campione olimpico Pino, che, grazie alla sua scuola di judo, continua a strappare tanti giovani alla camorra.
Dal romanzo “Non chiedere perché” di Franco Di Mare, idea, produce con la sua Iblafilm e cura soggetto e sceneggiatura de L’angelo di Sarajevo, miniserie che va in onda su Rai 1 il 20 e 21 gennaio 2015.
Fino a febbraio e poi tra novembre e febbraio 2016 è di nuovo a teatro con Penso che un sogno così…
La successiva miniserie che va in onda su Rai 1 il 15 e 16 febbraio 2016 è Io non mi arrendo, per la regia di Enzo Monteleone e prodotta dalla sua Iblafilm, nella quale interpreta il ruolo di Roberto Mancini, il poliziotto-eroe della Terra dei fuochi morto di cancro. Il 23 maggio, a 24 anni dalla Strage di Capaci, torna al cinema con Era d’estate interpretando Paolo Borsellino mentre Massimo Popolizio è Giovanni Falcone nei giorni della permanenza all’Asinara.