Due le richieste operative presentate stamattina al Presidente Marcello Pittella ed all’Assessore Luca Braia mentre era in corso il Presidio che si teneva davanti alla Presidenza della Regione Basilicata con cui si è chiusa la prima settimana dello Sciopero per la Terra: convocare a Matera tutti i Presidenti delle Regioni del Mezzogiorno d’Italia per concertare la più forte azione comune in difesa dell’agricoltura mediterranea e aprire il “Tavolo Partecipato per uscire dalla crisi agricola regionale”.
Gianni Fabbris, coordinatore nazionale del Movimento Riscatto e Vicepresidente della Rete dei Municipi Rurali ha illustrato il metodo proposto, l’urgenza di dare risposte e alcune delle diverse iniziative in cantiere sui primi tre punti (indebitamento, regole sul commercio, diritto alle risorse pubbliche per le aziende e i cittadini).
Il Movimento Riscatto ha chiesto l’apertura di un “Tavolo partecipato per uscire dalla crisi agroalimentare e delle comunità rurali” dove avvenga il confronto con la Regione Basilicata e quanti vorranno parteciparvi a partire dai Comuni che stanno aderendo allo Sciopero per la Terra (circa 25 in Basilicata dei trecento attesi nelle prossime settimane nel Mezzogiorno) ma anche ai cittadini, alle aziende ed alle Associazioni che stanno firmando la petizione con la piattaforma rivolta al Parlamento, al Governo ed alla Regione.
Fabbris ha sottolineato come “nonostante l’impegno dell’Assessore Braia, che riconosciamo al di là delle singole questioni su cui pure siamo interessati a discutere, serve intervenire sul quadro e gli orientamenti di politica agricola nazionale per garantirci che gli sforzi delle imprese e delle istituzioni territoriali producano il risultato di garantirci il mantenimento del tessuto produttivo e delle comunità rurali”. “La questione agricola deve uscire dagli specialismi e dai tecnicismi in cui è ridotta e ricacciata per diventare una grande questione sociale per la Basilicata e tutto il Mezzogiorno”. Per questo, secondo il coordinatore del Movimento Riscatto, serve la più ampia partecipazione di istituzioni, cittadini, movimenti, forze economiche e associative per realizzare l’obiettivo di invertire la tendenza al crollo dei redditi ed all’abbandono e spopolamento delle campagne e delle comunità rurali, compito decisivo per il Mezzogiorno e la Basilicata.
Il Movimento Riscatto ha chiesto l’apertura di un “Tavolo partecipato per uscire dalla crisi agroalimentare e delle comunità rurali” dove avvenga il confronto con la Regione Basilicata e quanti vorranno parteciparvi a partire dai Comuni che stanno aderendo allo Sciopero per la Terra (circa 25 in Basilicata dei trecento attesi nelle prossime settimane nel Mezzogiorno) ma anche ai cittadini, alle aziende ed alle Associazioni che stanno firmando la petizione con la piattaforma rivolta al Parlamento, al Governo ed alla Regione.
Il Presidente Marcello Pittella ha condiviso l’impostazione e
l’obiettivo di porre la questione della crisi agricola e del rilancio del comparto produttivo agli altri Presidenti delle Regioni Meridionali ed annunciato che condurrà una riflessione per valutare come mettere in atto una iniziativa forte e l’Assessore Braia, che ha rivendicato il lavoro in corso impostato sulla condivisione con i diversi attori sociali ed economici delle scelte strategiche, ha accettato la proposta di tenere entro circa venti giorni un incontro sulla base della piattaforma presentata con i soggetti istituzionali e sociali che la condivideranno per entrare nel merito delle proposte e verificare la possibilità di attuare specifiche iniziative.
Si chiude, cosi, la prima settimana di iniziative dello Sciopero per la Terra con due incontri (il Primo con la Regione Sicilia e il Secondo con la Basilicata) che hanno concordato di aprire un confronto di lavoro sulle misure contro la crisi proposte dalla piattaforma a base dello Sciopero per la Terra e sul metodo del confronto partecipato.
Il 10 giugno è previsto l’incontro a Roma con il Vicepresidente della Giunta Regionale e l’Assessore all’agricoltura del Lazio ed, a seguire, con la Puglia, la Campania e la Calabria.
Nel mentre si sta preparando l’agenda degli incontri con il Parlamento e il Governo Nazionali per la seconda metà di giugno, il Movimento Riscatto annuncia riunioni regionali con quanti stanno aderendo alla piattaforma. Prevista fra quindici giorni la riunione in Basilicata con i comuni che stanno adottando le delibere e gli altri soggettti per condividere le proposte ulteriori e di merito da portare fra tre settimane all’incontro con la Regione Basilicata.
Pittella e Braia ricevono delegazione Movimento Riscatto. Il Governo regionale ha dato piena disponibilità per un nuovo incontro entro 20 giorni.
Contribuire a fare emergere la questione della crisi in agricoltura come grande questione nazionale a cui dare risposte. E’ questo l’obiettivo della delegazione del movimento nazionale “Riscatto” coordinato da Gianni Fabbris che oggi insieme a una delegazione lucana composta da amministratori, associazioni, agricoltori è stata ricevuta in Regione dal presidente Marcello Pittella e dall’assessore al ramo Luca Braia.
Il presidente Pittella e l’assessore Braia, confermando l’azione politica in atto sempre improntata all’ascolto, all’inclusività e alla partecipazione, hanno manifestato la massima disponibilità a incontrare nuovamente il tavolo entro una ventina di giorni.
L’assessore alle Politiche Agricole Luca Braia ha inoltre sottolineato come tale modalità di concertazione, abbia fatto da sfondo alla costruzione del Psr Basilicata 2014-2020. “Siamo convinti – ha detto Braia – che per governare processi decisionali, si debba innanzitutto partire dal basso, ascoltando in primis le associazioni di categoria del comparto e tutti coloro che vogliono farsi interpreti propositivi delle istanze dei diretti interessati e quindi degli agricoltori, per rendere tutte le iniziative più adeguate possibili ai bisogni e alle criticità del settore.”
Al Presidente e all’Assessore sono state presentate le richieste più urgenti, per il movimento Riscatto, da cui l’agricoltura deve ripartire: cambiare approccio sulla crisi agricola investendo Regioni, Governo e Parlamento per giungere ad una Conferenza agraria nazionale, ragionare sul quadro legislativo di settore fermo, arginare il paradosso del paese in cui si perdono gli agricoltori nonostante le esportazioni siano in crescita, affrontare le questioni relative alle aziende agricole che chiudono, ai redditi che crollano e quelle relative alla sicurezza alimentare.
Il Movimento ha sottolineato per prima cosa la necessità di un lavoro straordinario per salvare le aziende in crisi, introducendo nuove regole e controlli sul commercio. La seconda richiesta riguarda misure contro l’indebitamento con un piano da concordare a livello europeo con deroghe ai trattati. E in ultimo, le garanzie sulla spesa pubblica per sostenere il reddito e il lavoro, oltre che la salute e il prezzo per i consumatori.
Alle proposte operative il Movimento, così come già avanzato alla Regione Sicilia, ha aggiunto la richiesta alla Regione di aprire un tavolo di lavoro per verificare la possibilità che la stessa assuma interventi straordinari e richieda al Governo nazionale di intervenire.
Il movimento nazionale attraverso la campagna “Lo sciopero della Terra” sta coinvolgendo altre realtà italiane su una piattaforma comune da sottoscrivere. La partecipazione alla piattaforma che mette al centro le questioni del commercio, indebitamento e della spesa pubblica, in Basilicata ha già ottenuto diverse adesioni.