Un infermiere in servizio presso la ASM di Matera in una nota inviata alla nostra redazione ricorda che presso la ASM si sta procedendo alla attribuzione della fascia economica superiore e la valutazione degli infermieri sarà effettuata dai medici. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Presso la ASM si sta procedendo alla attribuzione della fascia economica superiore e per poter procedere si attribuirà un punteggio alla valutazione individuale che avrà molto peso
Fin qui tutto bene poiché si premia la meritocrazia.
Ma al momento di decidere chi dovesse compilare la scheda di valutazione (tra l’altro generica per tutte le professioni e non attinenti al profilo professionale o servizio) si è deciso di derogare alla contrattazione aziendale.
Non sono i coordinatori Infermieristici a valutare gli infermieri. La valutazione sarà effettuata dai Direttori della U.O. di appartenenza, cioè dai medici.
Assurdo.
E’ come se un infermiere dirigente dovesse valutare l’operato del medico, cosa accadrebbe?
Come fa un medico che neppure conosce il codice deontologico dell’IPASVI a valutare la capacità professionale di un’altra professione?
L’0rdine dei medici sarebbe insorto se mai fosse accaduto il contrario.
Invece quando un medico valuta un infermiere tutti tacciono.
Il collegio IPASVI di Matera cosa fa?
I sindacati del comparto non essendo infermieristici non capiscono neanche perché un medico non deve occuparsi della valutazione infermieristica.
Spero che il collegio IPASVI Nazionale difenda la categoria Infermieristica e non abbia paura
Questo è uno strumento talmente discrezionale che potrebbe creare dei conflitti all’interno della categoria stessa. E’ vero che verrebbe premiata la professionalità, ma sulla base di quali criteri? Quali sarebbero i parametri di riferimento per dire che questo infermiere merita il livello superiore rispetto ad un altro? Secondo il mio parere sarebbe opportuno creare un codice etico per gli infermieri e, loro stessi valutare il più meritevole. Fatto questo, sarebbero gli infermieri da una parte, i dati che emergono dalle recensioni e/o denunce in possesso del Tribunale per il Diritto del Malato dall’altra, ad esprimere un giudizio (dico giudizio) sull’operato dei medici. In questa maniera emergerebbe l’effettiva “qualità” del lavoro di equipe e dei risultati conseguiti dai vari reparti. Una cosa è certa, che statistiche alla mano, la Regione Basilicata è costretta ogni anno a pagare prestazioni sanitarie per cittadini che “non ritengono all’altezza” le strutture regionali. Questo cosa vuol significare che la colpa è degli infermieri o OSS. Tutt’altro! Quando i presidi sanitari, ad esempio Matera, si dotava di ECCELLENZE in alcuni reparti, avveniva l’esatto contrario di quello che accade oggi. I pazienti venivano a Matera da altre regioni. Ma, al di là di ogni considerazione, i medici “non primari” chi li valuta? La politica? Il Primario? Con la discrezionalità di questi soggetti non ne trarrebbe vantaggio sia il Presidio Sanitario ma soprattutto chi deve “curarsi”.
nino silecchia