La Cia scommette sulle nuove generazioni e si aggiudica, in partnership con altri dieci enti, l’ottavo bando del Programma di mobilità europeo “Erasmus per giovani imprenditori” (Eye) che aiuta ad acquisire le competenze necessarie per gestire un’azienda e favorisce lo scambio di esperienze, offrendo la possibilità di trascorrere un periodo in un altro Paese dell’Unione europea, presso un’azienda gestita da un imprenditore esperto e già affermato. In questo modo si contribuirà all’internazionalizzazione, allo sviluppo di reti e relazioni, alla crescita di competitività ed innovazione.
L’iniziativa europea ha raccolto negli anni un grande successo, avendo coinvolto finora circa 7.400 imprenditori, tra senior e junior, coinvolti in 3.700 scambi.
Nel dettaglio, spiega la Cia, il programma prevede l’opportunità per un nuovo o potenziale imprenditore (chi ha avviato la sua attività da meno di tre anni o chi intende avviarne una) di effettuare un’esperienza presso un imprenditore ospitante, al fine di approfondire sul campo quella che sarà la sua attività futura e sviluppare diversi aspetti del piano d’impresa. Il periodo va da uno a sei mesi.
Allo stesso tempo il programma permette agli imprenditori agricoli italiani di accogliere presso le loro aziende, giovani disposti ad affiancarli nelle loro attività quotidiane di gestione per scambiare conoscenze e buone pratiche.
“L’Erasmus per giovani imprenditori – spiega RudyMarranchelli, presidente dell’Agia Basilicata che ha partecipato all’evento di lancio – è un progetto pilota promosso dalla Commissione europea per stimolare l’imprenditorialità, la competitività e l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese in Europa. L’obiettivo generale del progetto è quello di facilitare, in Europa, lo scambio di esperienze, l’apprendimento e il net-working tra giovani nuovi imprenditori”.
Il progetto prevede la realizzazione di una serie di soggiorni all’estero per la durata di 1-6 mesi, durante i quali i giovani agricoltori avranno modo di incontrare e conoscere-lavorando inrealtà imprenditoriali di successo.
“L’Erasmus – sottolinea Marranchelli – darà ai giovani imprenditori l’opportunità di confrontarsi con le migliori realtà produttive europee, facilitandone l’ingresso in un mercato sempre più complesso e creando condizioni di progresso economico e sociale per le nuove generazioni”.
Tra l’altro, gli studenti di agraria potranno collaborare ed essere ospitati in imprese agricole europee già avviate. Un’opportunità imperdibile. I viaggi Erasmus coinvolgono migliaia di studenti universitari in tutto il mondo, che si spostano dal loro paese per passare qualche mese in un’università straniera, proseguendo gli studi e migliorando la conoscenza delle lingue. Un’esperienza sempre più richiesta nel mondo del lavoro, che da oggi è possibile anche per gli studenti di scienze agrarie: è stato infatti lanciato un progetto pilota per loscambio di giovani agricoltori tra i 27 paesi membri dell’Unione Europea.
Visti i benefici apportati dai programmi Erasmus già esistenti, i giovani studenti di agricoltura non devono lasciarsi scappare un’opportunità del genere. La cosiddetta “generazione Erasmus”, alla quale appartengono i nati dagli anni ’80 in poi, riunisce circa tre milioni di persone che hanno potuto trovare lavoro molto più facilmente nel campo al quale hanno dedicato i propri studi.
Per non parlare dei numerosi contatti che si potranno stringere all’estero: «Le aziende del comparto vitivinicolo italiano – dice Marranchelli – sono in testa alle liste di preferenza degli stranieri, ma vanno molto forte anche gli agriturismi e le aziende multifunzionali. I giovani sono attratti dalla curiosità di scoprire le alchimie che portano al successo del ‘made in Italy rurale’. Gli italiani, invece, scelgono prevalentemente di essere ospitati in aziende del Nord Europa, ma l’Est sta diventando un orizzonte appetitoso, in particolare per attivare sinergie per nuovi business nel settore zootecnico e del ‘turismo verde’».