Nove episodi intimidatori, nell’arco degli ultimi mesi, in danno di attività economiche a Matera procurano non poche preoccupazioni tra le imprese e i cittadini che sollecitano Istituzioni e forze dell’Ordine a intensificare le attività di prevenzione e di indagine, per giungere alla individuazione di mandanti ed esecutori. Richieste estorsive, a quanto pare, non ce ne sarebbero state. Probabile che si tratti di strategie per giungere alla richiesta di pagare al pizzo, più avanti, come accade negli Anni Novanta, quando il racket tentò di far presa in città puntando sulle intimidazioni e sull’isolamento degli imprenditori.L’azione investigativa e la costituzione di un fronte comune tra istituzioni, associazioni di categoria e imprenditori respinsero quell’attacco. Ora il fiorire di attività economiche, soprattutto nel settore turistico, con investimenti anche da fuori regione, e in vista delle opportunità legate a Matera capitale europea della cultura 2019, hanno destato attenzione e appetiti di malavitosi. Gli inquirenti non trascurano alcuna pista. Gli attentati per ora non hanno causato danni a persone, ma procurato spavento e timori. Occorre stringere il cerchio senza trascurare alcun particolare. Sotto questo aspetto è importante la collaborazione degli imprenditori, delle associazioni di categoria con le forze dell’ordine. Dopo l’ultimo attacco vanno senz’altro aumentate le misure di sicurezza ed il prefetto di Matera, insieme alle forze dell’ordine vanno accompagnate in un percorso che, ognuno per la sua strada, porti a celeri risultati nell’interesse della città e dei cittadini materani. Nulla va lasciato al caso. Sono importanti le segnalazioni di tutto quanto potrebbe sembrare insignificante: dalle persona al veicolo sospetto ai tentativi di protezione o di promettere aiuti da parte di amici disinteressati quando si è in difficoltà finanziarie . Per questo come Associazione Agire Democratico salutiamo con interesse il servizio avviato da oltre un mese, presso la Camera di commercio, con lo Sportello della legalità che coinvolge Fondazione Lucana Antiusura, l’associazione Famiglia e Sussidiarietà e Cna, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato. Ovviamente non va sottaciuta la denuncia di chi è a conoscenza e anche in forma anonima deve riferirlo alle forze di polizia. Nel frattempo chiediamo che il prefetto renda note quali siano le iniziative da intraprendere nei prossimi giorni, affinché Matera resti la Capitale europea della cultura 2019 e non venga invasa da chi vuole taglieggiare i pochi imprenditori locali. Si deve e si può lavorare anche su altri campi come i protocolli di intesa sulla sicurezza o per incrementare gli strumenti di difesa passiva, o per un patto civico sulla legalità che passa dalla fedeltà fiscale al rispetto delle regole nel fare impresa e questo è fondamentale per le aspettative e per quello che rappresenta Matera Capitale europea della cultura per il 2019. Una sfida per mettere in campo civismo, dare fiducia ed evitare infiltrazioni o pressioni malavitose, guardando bene cosa accade intorno. Matera ha un primato da difendere è quello di essere il capoluogo tra i più sicuri d’Italia.
Il Comitato Direttivo di Agire Democratico Matera