L’istituzione dei servizi ferroviari su gomma di collegamento con l’alta velocità non può rappresentare – secondo il Dipartimento Infrastrutture e Trasporti della Regione Basilicata – la “soluzione” alle esigenze di mobilità così drammaticamente sentite nella nostra Regione. Si tratta infatti di servizi automobilistici che collegano vari centri lucani ( e alcuni servizi Taranto) con la linea AV che da Salerno muove verso nord.
“Sono servizi che abbiamo già istituito noi – dichiara l’assessore Aldo Berlinguer – e che possono, sebbene integrati e potenziati, rappresentare una risposta solo parziale e insufficiente alle esigenze di mobilità dei lucani”.
La domanda di mobilità interregionale – sostiene il Dipartimento regionale – é in effetti molto cospicua, quantomeno in termini potenziali, potendo sommare i passeggeri provenienti da almeno quattro regioni per i collegamenti da e verso la Capitale, se non oltre, sino a Milano. E tentare di soddisfarla con collegamenti autobus appare come un pannicello caldo, piuttosto che una risposta adeguata alle esigenze di buona parte del Mezzogiorno d’Italia.
“Il caso vuole, infatti, che il materiale rotabile che giunge a Salerno sul tracciato alta velocità, venga ‘ricoverato’ nottetempo nella stessa cittadina campana per ripartire la mattina dopo verso Roma. Non si capisce perché non si preferisca quindi estendere quel servizio verso Taranto e consentire agli stessi treni di tornare a Salerno, al mattino, in orario utile per ripartire verso nord. Abbiamo chiesto di istituire questo servizio – ha aggiunto l’assessore Berlinguer – senza ricevere risposta alcuna. Eppure tecnicamente si può fare, perché ci si ostina a non farlo?”.
I servizi ferroviari su gomma – aggiunge il Dipartimento Trasporti – producono inoltre ulteriori problemi, anzitutto infrastrutturali, andando ad insistere su un sistema di viabilità già abbastanza deteriorato e usurato. Il che, lo sappiamo, rischia di produrre un ulteriore aumento della incidentalità che in Basilicata, contrariamente a quanto avviene su scala nazionale, é in crescita, proprio per lo stato penoso dell’infrastruttura viaria.
“Infine – conclude l’assessore Aldo Berlinguer – ulteriori bus a combustione fossile comportano un impatto ambientale aggiuntivo. E questa Regione ha già dato. Noi stiamo lavorando, laddove possibile, per togliere i mezzi dalle strade e favorire il traffico ferroviario e lo Stato continua a finanziare il trasporto su gomma. Questo paradosso deve finire”.