Nel piano di riordino degli ospedali, all’interno della riforma del sistema sanitario regionale pubblico e privato, a cui stanno lavorando gli uffici della Presidenza della Giunta e quelli del Dipartimento Salute, l’istituzione di un centro di dialisi pubblico nell’ospedale di Policoro deve trovare una corsia preferenziale con soluzioni e tempi adeguati. E’ il legittimo e dovuto riconoscimento che si deve ai circa 5000 cittadini firmatari della petizione promossa dall’Aned che è stata consegnata oggi al Presidente Mollica. Lo afferma il vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio (Fi) che si dice convinto che il Presidente Mollica si farà garante per sottoporre l’iniziativa al Consiglio perchè ne approfondisca ogni aspetto e si pronunci nel più profondo rispetto di una petizione popolare. Per quanto mi riguarda e in coerenza con le mie azioni svolte da sempre a favore dell’ospedale di Policoro – aggiunge – condivido la valutazione dell’associazione “perché – come è precisato in note di agenzia e siti web – il presidio ospedaliero del Metapontino dispone dei reparti che servono a curare meglio i pazienti e garantisce sicurezza ed economicità”. Ho sempre ritenuto il potenziamento della struttura di Policoro un fattore determinante per rispondere efficacemente alle esigenze, vecchie e nuove, dell’utenza del territorio e di quella turistica che presto arriverà nello località joniche. Quanto alla “contrapposizione” tra pubblico e privato – dice Castelluccio – anche nel caso dei servizi di terapia dialitica, una volta per tutte va fatta chiarezza sul ruolo che deve assumere ciascuna struttura sanitaria privata accreditata. Solo ieri l’altro finalmente il Presidente Pittella ha incontrato i rappresentanti delle associazioni di categoria e ripreso un confronto che mancava da troppo tempo con il risultato di creare confusione e, se non si interverrà presto anche disagi nell’utenza. Ebbene la Giunta deve presentare una proposta completa sui tetti di spesa, le tariffe, le prestazioni per gli utenti extraregionali in tutte le branche uscendo da una situazione di incertezza e mettendo tutti – associazioni, Quarta Commissione, Consiglio – nelle condizioni di pronunciarsi nel merito.
Giu 09