Michele Cataldi presidente di Sanità Futura, ha inviato una lettera aperta ai consiglieri regionali e ai cittadini lucani sulle questioni che riguardano il sistema sanitario regionale. Di seguito la nota integrale..
Gentili Consiglieri, cari concittadini,
sono già oltre 15 anni che Sanità Futura svolge la propria attività sindacale rappresentando le strutture sanitarie private di Puglia e Basilicata che vi aderiscono e, di fatto, i pazienti che si rivolgono a tali strutture oltre le persone che vi lavorano.
La nostra attività è sempre stata caratterizzata da un unico comune denominatore: “trasparenza e legalità”. Ogni nostra azione, ogni nostra posizione è sempre stata fatta alla luce del sole e argomentata pubblicamente oltre che verbalizzata presso le istituzioni pubbliche.
Auspichiamo un sistema sanitario chiaro e con regole, diritti e doveri uguali per tutti. Lo auspichiamo, si, perché da
subito ci è stato evidente che in Basilicata non è così, ed è per questo che ci chiamiamo Sanità Futura.
È altrettanto evidente che questa nostra attività a qualcuno dà fastidio e ogni nostro tentativo di portare le cose in direzione della normalità e della trasparenza è stato puntualmente contrastato da chi ha tutto da guadagnare a far sì che rimangano zone d’ombra e diseguaglianze, per poter continuare a lucrare con il danaro pubblico, cioè con le risorse di tutti.
Un esempio?
Basta leggere i dati nell’immagine che accompagna questa lettera senza bisogno di aggiungere altro.
Se andassimo a spulciare ulteriormente i dati ne emergerebbe che la maggior parte dei fondi sono destinati in modo che si vengono a creare cittadini di seria A, di serie B e di serie C.
Noi abbiamo segnalato questo pubblicamente, sulla stampa, con audizioni ufficiali in IV commissione (sanità), depositando atti e documentazione e i centri che rappresentiamo e i cittadini che si rivolgono a noi ne stanno pagando le conseguenze.
È in questo quadro che bisogna leggere la vicenda assurda e
gattopardesca a cui stiamo assistendo da ormai oltre un anno e che in questi giorni sta venendo inesorabilmente al pettine portando alla morte di alcune strutture sanitarie di eccellenza che, al contrario di quanto qualcuno vuole fare credere, in realtà portano risorse umane e finanziarie alla regione Basilicata.
L’insostenibilità della questione è talmente evidente ed imbarazzante che la politica se ne è accorta, ha fatto emergere dalle nebbie burocratiche i numeri e gli atti celati, le contraddizioni e le disuguaglianze, ha finalmente aperto le stanze chiuse e ne ha preso coscienza pubblicamente.
La politica, inaspettatamente, ha voluto capire, si è resa disponibile all’ascolto, ha promosso incontri e riunioni con tutte le parti sociali, come non si vedeva più da anni.
Questo grazie anche alla nostra attività informativa e di trasparenza: abbiamo chiesto incontri a tutti i consiglieri di tutte le
forze politiche, partecipato sempre a tutte le occasioni di confronto, abbiamo chiesto di registrare ogni incontro avvenuto con il Dipartimento Salute.
Ci era stato promesso che sarebbero stati pubblicati sul sito della Regione e non è stato fatto, ne abbiamo richiesto ufficialmente una copia, nessuna risposta.
La storia di Sanità Futura è fatta di dialoghi, proposte e mediazioni sempre alla luce del sole, con il continuo tentativo da parte nostra di promuovere dibattiti pubblici sempre aperti a tutti.
Sembra, in considerazione di quanto sta accadendo, che il comportamento di alcuni dirigenti, vada al di là di ogni buon senso facendo di tutto per scaricare le proprie responsabilità arrampicandosi sugli specchi per procrastinare la questione e nel frattempo far morire le aziende, addirittura affermando il falso, inventandosi sentenze e leggi che non ci sono e non applicando quelle vigenti!
Perché una questione banale è stata volutamente ingarbugliata e si fa di tutto per intorbidire le acque?
Sembra che sia al lavoro un esercito di guastatori che falsifica ad arte ogni pezzo della realtà, addirittura mistificando il dialogo e il confronto, rappresentando il lavoro di chi chiede trasparenza come se fosse l’azione sottobanco di una lobby che traffica con la politica.
Stanno tentando di sporcare le cose e le persone più pulite, stanno lanciando provocazioni per buttarla in rissa, cercano in ogni occasione e con ogni mezzo di costruire sospetti, di sviare l’attenzione affinchè le cose restino come stanno.
Non ci riusciranno.
Che cosa vogliamo noi di Sanità Futura?
Il sistema va riformato e non per finta, le risorse finanziarie pubbliche non devono essere elargite alle strutture, servono invece per pagare le cure ai cittadini, è cosa ben diversa.
Le strutture sono un mezzo, si spera efficiente, per produrre le
prestazioni di salute, non possono essere proprietarie dei budget.
Ai cittadini non deve essere concessa la carità delle cure ma il diritto alla cura! Il diritto alla libera scelta!
Sono queste le ragioni di fondo che abbiamo sottoposto con un duro e continuativo lavoro al Presidente della Regione e all’Assessore alla salute, ai consiglieri regionali, ai Sindaci dei nostri Comuni, ai consiglieri comunali e a tutti coloro con cui abbiamo potuto parlare.
Tutto senza ombree continueremo a farlo, non ci faremo intimidire. Ma che fine faranno gli impegni presi dal presidente Pittella a dicembre 2015?
Il Parere della IV commissione e la disponibilità al confronto
che il suo Presidente e i suoi consiglieri hanno dimostrato e deliberato?
E l’ordine del giorno della conferenza dei Sindaci del Vulture Alto Bradano che fine farà?
Perché tutto si è fermato e non si procede coerentemente con quanto annunciato e anche legiferato?
La questione è decisamente seria e potrebbe portare a retroscena inquietanti ed è per questo che insistiamo tanto sulla trasparenza e vogliamo che la cosa sia portata sotto i riflettori anche nazionali, la questione è così delicata e nell’interesse di tutti, non ultimi i cittadini a cui Sanità Futura, ha deciso di aprire la propria associazione e gli incarichi nel direttivo, perché in questa storia a rimetterci sono soprattutto le persone, che non sono un numero.
Cos’è questa se non voglia di trasparenza?
Abbiamo bisogno di sostegno e ci rivolgiamo direttamente ai consiglieri regionali e ai cittadini.
Non giratevi dall’altra parte.
Per il vostro interesse e quello dei vostri cari, per il futuro di questa Regione: alziamo tutti insieme la schiena dritta e aiutateci a portare il sole là dove altri vogliono portare la nebbia.
Essere informati è un diritto di tutti, è un vostro diritto. Al pari del diritto alla salute.