Edilizia residenziale pubblica:
l’ing. Sardone illustra all’API i programmi dell’ATER
Nel corso di un incontro con i vertici dell’API, l’amministratore unico dell’ATER, Angelo Raffaele Sardone, ha illustrato i programmi a breve, medio e lungo termine dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale.
La crisi economica che ha colpito duramente la provincia, a causa delle difficoltà del settore manifatturiero, ha reso impellente la necessità di interventi di edilizia residenziale pubblica, sia convenzionata che sovvenzionata, al fine di rendere il bene casa più accessibile alle fasce sociali meno abbienti e a quelle che fanno ricorso al credito bancario.
Alla crisi del manifatturiero, inoltre, si è aggiunta la stasi del comparto dell’edilizia che, a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime, della riduzione degli appalti pubblici e del calo della domanda privata, stenta a recuperare i livelli di qualche anno fa.
Buone notizie giungono dall’ATER. L’ing. Sardone, infatti, ha annunciato l’imminente sblocco delle attività dell’Ente, ferme da lungo tempo. La costruzione dei primi 74 alloggi di edilizia convenzionata e sovvenzionata sarà appaltata entro il prossimo mese di novembre. Inoltre, in un incontro recente avuto con l’assessore regionale Innocenzo Loguercio e l’Amministrazione Comunale di Matera, quest’ultima si è impegnata ad accelerare l’iter amministrativo per l’assegnazione di una parte delle aree già individuate: suoli per la costruzione di 12 alloggi entro 30 giorni, a cui se ne aggiungeranno subito dopo altri 61.
L’API esprime soddisfazione per il lavoro svolto dall’ATER e dal suo amministratore che, impegnando finalmente le risorse finanziarie destinate ai programmi di edilizia residenziale pubblica, fornirà occasioni di lavoro al comparto dell’edilizia, rimettendo in moto un circuito economico interrotto.
Inoltre, la costruzione di alloggi di edilizia convenzionata, cioè quella rivolta alle fasce sociali con reddito medio che sono tuttavia costrette a ricorrere al mutuo bancario, avrà l’effetto benefico di calmierare i prezzi, contenendoli entro livelli più accessibili alla maggior parte della popolazione. L’edilizia sovvenzionata, infine, soddisferà almeno parzialmente il fabbisogno abitativo delle fasce sociali meno abbienti.
L’incontro tra l’API e l’ing. Sardone si è concluso con un accenno al Piano Casa, il piano nazionale di edilizia abitativa destinato alle fasce deboli che vedrà il coinvolgimento dell’ATER e per la cui attuazione l’Associazione si è candidata.