Un altro passo in avanti nel cammino di riforma della governance istituzionale avviato dal Governo regionale. Nell’ultima seduta, infatti, l’esecutivo ha approvato il disegno di legge “Riordino degli enti di edilizia residenziale pubblica” con cui si istituisce un’unica azienda regionale per l’edilizia residenziale (Arer) strutturata in due articolazioni territoriali con sedi amministrative nelle città di Potenza e Matera che dovranno assicurare l’espletamento delle attività gestionali, amministrative, tecniche e contabili.
“Dal primo giorno del nostro insediamento – afferma il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella – abbiamo sostenuto la necessità di voltare pagina e di avviare un ampio processo di riforma della governance istituzionale a partire dai settori più importanti per i cittadini, come quelli del bisogno di salute e del bisogno di una casa. Questo disegno di legge si muove lungo questa direzione assumendo come priorità non solo il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle attività istituzionali del sistema regionale, ma anche il contenimento degli enti strumentali con conseguente riduzione della spesa pubblica. In questa scelta di riforma – conclude Pittella – restano centrali per la Regione Basilicata le politiche abitative, intese come riconoscimento del diritto di abitazione quale fattore fondamentale di inclusione sociale e di qualità della vita”.
Nell’illustrare il disegno di legge, l’assessore regionale alle Opere pubbliche, Aldo Berlinguer, segnala che “le funzioni di programmazione delle linee strategiche e degli interventi nel settore abitativo restano attestate alla Regione secondo una programmazione dai contenuti decisamente innovativi. Infatti, in modo più strategico rispetto al passato, le linee programmatiche saranno definite sulla base di una più profonda analisi ed elaborazione dei dati forniti dal territorio sugli effettivi fabbisogni abitativi. Non meno importante la necessità – aggiunge Berlinguer – di prestare la massima attenzione, in linea con le strategie comunitarie e regionali, alla riduzione del consumo di suolo puntando soprattutto sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, al miglioramento della fruibilità degli spazi abitativi ed allo sviluppo della qualità ambientale ed architettonica degli spazi urbani”.
Il disegno di legge prevede, fra le diverse novità, anche la istituzione dello “Sportello risposta Casa” affidato ai Comuni, anche in forma associata, che servirà a valorizzare l’incontro da la domanda e la offerta abitativa per migliorare la programmazione degli interventi.
I due amministratori saranno sostituiti con un amministratore unico dell’Arer che sarà nominato dalla Giunta regionale tra persone in possesso di qualificate esperienze e competenze in materia. Il suo trattamento economico sarà parametrato a quello dei dirigenti generali regionali.
Il disegno di legge prevede anche la costituzione del Comitato regionale d’indirizzo per l’edilizia residenziale e sarà composto da: tre rappresentati della Regione eletti dal Consiglio regionale; tre rappresentanti dei Comuni eletti dall’Anci; tre rappresentanti delle associazioni degli inquilini più rappresentative su base regionale. I componenti percepiranno solo un gettone di presenza pari a 30 euro a seduta.
Il direttore unico dell’Arer sará scelto tra i dirigenti dell’azienda o del ruolo unico dei dirigenti della Regione Basilicata. Il suo trattamento economico sarà parametrato a quello dei dirigenti generali regionali.
Ora il disegno di legge sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio regionale.
Questo è un altro colpo del “RE”. Si cerca di portare a Potenza il più possibile perché quando sarà attuata l’attuazione delle macro-regioni pensano di trovarsi con il “colpo” già fatto. Amici del Vulture alto-Bradano sarei contento se si ridisegnasse la mappa dei comuni che preveda quest’area accorpata alla Puglia, come naturalmente dovrebbe essere, da fare in modo di viaggiare insieme per raggiungere traguardi molto, ma molto più significativi rispetto alle nullità di oggi. Mi dispiacerebbe se gli amici di queste aree, rimanessero “sudditi di sua maestà: il re.
nino silecchia