L’artista materano Pietro Paolo Tarasco, incisore e pittore, ha realizzato la copertina del libro “Mario Luzi – Desiderio di verità e altri scritti inediti e rari”-, scritto dal professore universitario Stefano Verdino. La copertina presenta un’opera con la tecnica dell’acquaforte dal titolo “Se ne vanno il giorno e l’uomo”. Il libro fa parte della raccolta “Istmi – Tracce di vita letteraria a cura di Eugenio De Signoribus, Enrico Capodaglio e Feliciano Paoli.
Pietro Paolo Tarasco è un artista vicinissimo al grande poeta e scrittore italiano Mario Luzi che al compimento dei novant’anni ha ricevuto la nomina a senatore a vita.
L’autore Stefano Verdino apre il suo libro con uno scritto del 1945, appena finita “la guerra di smisurata violenza che può parlare ancora oggi a un’umanità sempre più vicina a un punto senza ritorno. Dopo circa settant’anni dalla guerra più sanguinosa e distruttiva di tutti i tempi, ci si ritrova nelle strettoie, ormai da decenni individuate, preconizzate e gridate in ogni modo (e inascoltate dai cosiddetti “potenti della terra”): le “alte” speculazioni , lo sfruttamento impietoso dei territori e persone, le moltiplicate guerre “locali” favorite dalla lobby dei costruttori di armi, la povertà e la fame ( che riguardano ormai oltre un quarto della popolazione mondiale ), le inevitabili migrazioni, l’avvelenamento del pianeta. E della parola.(…) .
In chiusura del libro voglio sottolineare la poesia scritta da Mario Luzi e dedicata alla città di Matera e al suo artista, l’incisore Pietro Palo Tarasco “dalla mite e pure agguerrita tecnica” come scrisse lo stesso Luzi, che ne era estimatore e amico.
Tarasco ha approntato per l’occasione una sensibilissima acquaforte, poeticamente intitolata “Se ne vanno il giorno e l’uomo”, e due delicati quanto suggestivi disegni a matita su carta: “Ricordo Mario Luzi” e “Mario Luzi nel suo libro della creazione”.
Da pagina 119 dal titolo Postuma– versi ultimi e rari riporto quanto il Verdino scrive: si raccolgono qui alcuni testi ultimi e rari di Mario Luzi.
Matera è forse l’ultima poesia ufficialmente licenziata dall’autore, il 31 gennaio 2005, per una edizione d’arte di Pietro Tarasco (…).
Questa la poesia è dedicata a Matera prima che venisse scelta come capitale europea della cultura 2019:
Matera
Fitta nel suo sasso
eretta sulla roccia
delle sue sacre caverne
sboccia
nel vento
delle giovani speranze.
Prego che quel fiore non sfiorisca.
Molto interessante la biografia dell’artista incisore materano Pietro Paolo Tarasco che nasce a Matera nel 1956 e nel 1976 realizza le sue prime lastre presso la scuola Libera di Grafica di Matera sotto la guida di Guido Strazza e Giulia Napoleone. Agli inizi degli anni Ottanta incide matrici che illustrano versi di poeti italiani del Novecento: fra i primi, il conterraneo Leonardo Sinisgalli. Negli stessi anni conosce Mario Luzi che resta affascinato dalla sua arte e dalla sua tecnica, a tal punto che tra i due nasce e si instaura una profonda amicizia.
Carlo Abbatino