Domenica 19 giugno 2016 alle ore 19 si completa l’arricchimento artistico della chiesa Buon Pastore di Policoro con l’esposizione e la benedizione dei tre Evangelisti Luca, Marco e Matteo, realizzate dal’artista Vincenzo D’Acunzo.
Le tre opere vanno ad aggiungersi alla Pentecoste e a Giovanni l’Evangelista, già installate nella stessa chiesa nel 2014.
In questa occasione interverranno l’autore delle opere, l’artista Vincenzo D’Acunzo, mons. don Salvatore De Pizzo, il critico d’arte Grazia Pastore, don Giovanni Lo Pinto, responsabile delle Comunicazioni Sociali della Diocesi di Tursi e Lagonegro, e altre autorità religiose e civili.
Con lo svelamento delle tre opere d’arte sacra realizzate dal maestro Vincenzo D’Acunzo, domenica sera, alle ore 19, nella chiesa Buon Pastore di Policoro, si completa l’arricchimento artistico della moderna chiesa del comune Jonico. Le tre tavole degli Evangelisti Luca, Marco e Matteo (pala d’altare cm 160 x 110), uniscono in perfetta continuità visiva, tematica e paesaggistica con le altre due tavole già presenti: Giovanni l’Evangelista (cm 160 x 110) e la Pentecoste (cm 350 x 180), ben collocati sulle pareti alle spalle dell’altare.
Durante la cerimonia ufficiale, oltre al maestro Vincenzo D’Acunzo interverranno don Salvatore De Pizzo, il critico d’arte Grazia Pastore e Antonella Gallicchio, che sintetizzerà il pensiero sulle opere di don Giovanni Lo Pinto, responsabile delle comunicazioni sociali della diocesi di Tursi e Lagonegro. Il tutto alla presenza di altre autorità religiose e politiche, come i sindaci delle città di Tursi, Salvatore Cosma, e Policoro, Rocco Leone.
Spiega il critico d’arte Grazia Pastore: “L’Opera di Vincenzo D’Acunzo, nella performance artistica degli Evangelisti, propone accordi cromatici ed equilibri plastici accuratamente studiati. Innovativa e contemporanea è la cifra stilistica dell’Autore già nella rappresentazione dei personaggi: gli Evangelisti sono raffigurati, così come in Caravaggio, nella propria dimensione terrena e in soggetti di piena umanità, la cui gestualità non è solenne o ieratica. Vitalissime soluzioni sono, inoltre, riscontrabili nel lavoro prospettico dello scenario, perizia di ricostruzione di una città reale, scomposta e ri-composta in una ‘città d’invenzione’. Subentra, così al ‘reale imitato’, un ‘reale ideale’, uno scenario che è, al tempo stesso, possibile ed impossibile”.
Le opere hanno avuto una lunga gestazione, oltre due anni e mezzo di lavoro. Con una prima fase di studio, progettazione e costruzione, durata alcuni mesi, e poi lo sviluppo dell’idea approvata sia dal vescovo Francescantonio Nolè, ora trasferito a Cosenza, che dal parroco don Salvatore De Pizzo. “Tutta la mia arte sacra è realizzata come si faceva una volta: con soggetti veri e paesaggi costruiti ma comunque rivenienti da approfondite analisi del territorio – spiega il maestro D’Acunzo -. Le figure si muovono infatti su scenari realistici compatibili col vero anche se non lo sono. La tecnica usata con questi ultimi Evangelisti è acrilico su tavola, la stessa utilizzata per i precedenti lavori. Una tecnica laboriosa che ha richiesto molto tempo e pazienza. Con gli Evangelisti – conclude l’artista tursitano – corono il mio sogno di vedere ultimata la composizione in cinque parti della pala d’altare del Buon Pastore di Policoro. Tutte le parti si integrano e costituiscono un unico discorso risalente all’origine della chiesa”. Il parroco e l’artista invitano la comunità, e gli amanti dell’arte sacra, a partecipare all’iniziativa.
Note biografiche del maestro Vincenzo D’Acunzo
Nato a Padula (Salerno) nel 1950, vive e lavora a Tursi, in provincia di Matera. Ha allestito dal 1973 mostre personali e partecipato a manifestazioni artistiche, ricevendo lusinghieri riconoscimenti nazionali ed internazionali. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private. Dopo circa trent’anni dedicati alla ricerca, approda all’arte sacra e nel 2008, per la cattedrale diocesana dell’Annunziata di Tursi esegue gli ovali dei quattro “Evangelisti” (utilizzati anche da mons. Belfio di Udine, per la copertina dei quattro testi di riflessioni evangeliche). Per il soffitto della stessa chiesa, nel dicembre 2010, ha dipinto “L’Incoronazione della Beata Vergine” (mt 4,05×2,53). Nello stesso anno ha svolto il Tour d’arte “Equilibrio sopra la follia” (durato circa sei mesi). Dal 2011 ha avviato collaborazioni con scrittori, saggisti e storici per illustrazioni e copertine di libri, operando con gli stessi autori un confronto tra letteratura e pittura. Nel 2013, con il polittico realizzato a forma di croce “Il Battesimo di Gesù” (cm 110 x cm 200), completa il lavoro artistico nella Cattedrale di Tursi. Sempre nel 2013 ha realizzato “Padula è Gerusalemme”, tre pannelli acrilico su tavola, per la chiesa dell’Annunziata di Padula. Nel 2014, altre due grandi opere per la chiesa Buon Pastore di Policoro: “La Pentecoste” (pala d’altare cm 350 x 180) e “Giovanni l’Evangelista” (cm 160 x 110). Nel 2015 è tra i 15 finalisti del “XXXIII Premio Firenze 2015”, con “Natura morta: composizione di scatole abitate” (in cinque parti), un soggetto nato da un lavoro di ricerca su Policoro.
Per informazioni sull’artista D’Acunzo potete visitare il suo sito internet personale all’indirizzo www.vincenzodacunzo.it