Con lo scrittore Andrea Taràbbia, settima e ultima tappa di “Amabili confini”, il progetto di cultura partecipata per la rigenerazione delle periferie di Materafondato sull’autonarrazione. Un progetto, lo ricordiamo, ideato da Francesco Mongiello e promosso dall’Associazione Gigli e Gigliastri, e che per scelta degli organizzatori è stato finanziato solo con fondi privati.
Molto intensi i libri di Taràbbia, che spesso portano a riflettere sul Male che si annida nell’uomo. Russista di formazione e docente di letteratura comparata presso l’Università di Bergamo, ricordiamo tra i suoi lavori “La calligrafia come arte della guerra”, il durissimo “Il demone a Beslan”, e “La buona morte”, che tratta in modo delicato il difficile tema dell’eutanasia.
Ancora una volta, doppio appuntamento con un prestigioso scrittore per Amabili Confini. Andrea Taràbbiasarà infatti a Matera il 16 e 17 giugno, per incontrare rispettivamentegli abitanti deiquartieri Lanera-Pini-Giustino Fortunato-Cappucini-Agnanel Piazzale della Chiesa di Sant’Agnese (ad Agna), e poi per presentareil suo ultimo romanzo “Il giardino delle mosche”in piazzetta della CittadinanzaAttiva, in via delle Beccherie. In quest’ultima occasione, converseranno con l’autore Tiziana D’Oppido, traduttrice e interprete, e Stefania Sibilio, blogger. Entrambi gli appuntamenti saranno aperti al pubblico, e avranno inizio alle ore 19,00.
Una grande partecipazione popolare, quellaregistrata con “Amabili confini”. Gli abitanti dei quartieri periferici materani, prima invitati a “raccontare i propri confini” mediante l’invio appunto di brevi racconti, in tutti gli incontri di quartierehanno poi interagito sempre più numerosi con gli scrittori coinvolti nel progetto, diventandone protagonisti con le proprie storie.
Nelle scorse settimane sono stati tra l’altroletti in pubblicoi 6 racconti sorteggiati tra quelli pervenuti dalle macro aree nelle quali era stata suddivisa la periferia della città. Sinora la sorte ha premiato Noemi Dell’Anna, Giuseppe Fiore, Angela Dragone, Giuseppe Perrucci, Stefania Plasmati e Clara Spagnuolo, i cui racconti sono staticommentati con grande attenzione e disponibilità dagli scrittori ai quali erano stati rispettivamente abbinati: Lidia Ravera, Cristiano Cavina, Michele Mari, Diego De Silva, Giuseppe Scaraffia e Michela Murgia.Molto intensi anche i racconti “emozionali” di Annachiara Clementelli, Vita Epifania, Vittorio Centonze e del giovanissimo Kevin Ramaglia, ai quali si è dato spazio per le macroaree “Villa Longo-Platani”, “Granulari-San Giacomo-San Pardo”, “Spine Bianche Piccianello” e “Serra Venerdì”.
Giu 13