La Petizione “Io firmo e tu”, promossa dall’USB – Unione Sindacale di Base – e dai lavoratori della Natuzzi Spa, ha superato le 2500 sottoscrizioni. Il testo che i cittadini pugliesi e lucani stanno firmando in questo periodo rivendica il diritto di tutti i lavoratori della Natuzzi Spa a rientrare in produzione presso la loro azienda e non di essere svenduti ad un altro sconosciuto e non meglio qualificato datore di lavoro. Poi, aggiunge che, se eventuali nuove imprese dovessero insediarsi nel territorio, ad avere la priorità di assunzione dovranno essere i disoccupati di lunga data, che non percepiscono nessun sussidio al reddito e non chi un lavoro già ce l’ha. Questo è quanto chiedono i cittadini pugliesi, lucani e i lavoratori della Natuzzi. Motivo per cui l’USB si dissocia e stigmatizza il sollecito che hanno avanzato qualche giorno fa Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil alle Istituzioni per la convocazione della Cabina di Regia, ossia l’organismo preposto a monitorare ed accelerare il passaggio di lavoratori dalla Natuzzi alle cosiddette New Co. L’unico soggetto interessato e ansioso di privarsi di maestranze indesiderate è la Natuzzi. Pertanto, le sopra citate OO.SS. ancora una volta hanno dimostrato di adagiarsi supinamente alle richieste provenienti da via Iazzitiello.
Tra l’altro, la Cabina di Regia si è rivelata uno strumento capace di diffondere soltanto false speranze e vacui proclami, ma le start up in zona non si sono ancora viste. A conferma di quanto detto, un esempio è la tanto decantata NEWS, un’impresa che sarebbe stata guida da un ex dipendente della Natuzzi e che avrebbe dovuto assumere circa 120 addetti, poi scomparsa del tutto.
Infine, l’USB comunica che una delegazione di lavoratori Natuzzi aderenti all’USB ha incontrato informalmente il Presidente della Giunta pugliese Michele Emiliano, lo scorso 10 giugno presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Bari, a conclusione di un convegno pubblico. I lavoratori hanno espresso al Presidente i timori in merito al loro futuro occupazionale, hanno chiesto che la Regione Puglia assuma un ruolo meno remissivo nei riguardi dell’industria santermana e che il sindacato che li rappresenta, ossia l’USB, sia convocato ai tavoli regionali con pari dignità rispetto a Cgil, Cisl e Uil.
Emiliano si è impegnato a verificare di persona le questioni sollevate dai lavoratori e a garantire che all’USB sia riservato un trattamento uguale alle altre Organizzazioni sindacali.