Un’avventura speciale per ragazzi speciali: 6 discipline olimpiche, 380 atleti con disabilità intellettive, 400 tra accompagnatori tecnici e familiari, 3 comuni coinvolti insieme a volontari, associazioni e organizzatori. Sono i numeri della 2° edizione di “Play the Games”, la manifestazione che si svolgerà a partire da 15 giugno, fino a sabato 18, tra Bernalda, Metaponto, Marconia, Pisticci e Policoro, con gli atleti che si cimenteranno in gare di atletica, basket, bocce, calcio, equitazione e nuoto.
L’evento è stato presentato a Bernalda, nell’auditorium del Comune, alla presenza dei rappresentanti istituzionali, sportivi e organizzativi. In apertura il direttore regionale di Sport Olimpycs Basilicata, Flippo Orlando, ha ricordato che “Play the Game è organizzata da Special Olimpycs, ma se non ci fossero le istituzioni, i Padri Trinitari di Venosa e Bernalda, i volontari e, soprattutto, gli atleti, difficilmente la manifestazione avrebbe potuto vedere la luce”. Per il consigliere regionale Nicola Benedetto “la gioia che trasmettono questi ragazzi che si stanno preparando alle sfide dice tutto: vinceranno tutti e 380”. Il sindaco di Bernalda, Domenico Tataranno, ha sottolineato “l’orgoglio di ospitare la manifestazione: dopo l’esperienza emozionante dello scorso anno, quando accesi la torcia alle Tavole Palatine, speravo di ripetere quei momenti e sono contento che Bernalda sia in prima linea in questa avventura”. Il primo cittadino di Pisticci, Vito Di Trani, ha invece rimarcato come “il mio Comune non poteva rimanere fuori dall’evento. Lo sport è importante per questi ragazzi: mi auguro che ci sia una sana competizione: vinceranno tutti, certo, ma vincere una gara è comunque sempre importante”. Pino Palazzo, vice presidente Comitato di Basilicata della Figc, ha sottolineato che “lo sport è unione, socializzazione: ognuno di questi ragazzi ha già vinto per il solo fatto di partecipare alla manifestazione”. Il presidente onorario di Special Olimpycs Basilicata, nonché direttore dei Padri Trinitari di Venosa e Bernalda, padre Angelo Cipollone, ha invece ricordato “che questi sono giorni di festa per i ragazzi, nei cui occhi è evidente la felicità. Questi ragazzi fanno un regalo al nostro territorio”. Gianna Gentile, presidente de “La Coccinella”, ha parlato di “una prova importante che la Basilicata deve superare con questi giochi, per poter poi ambire a partecipare alla fase nazionale”. “In una società priva di valori – ha dichiarato Filomena Bifulco, referente Special Olimpycs per la città di Pisticci, nonché docente – i veri vincitori sono questi ragazzi, portatori di grandi esempi e grandi valori”. Rossella Centrone, responsabile organizzativa di Special Olimpycs Basilicata, ha poi concluso ricordando che “le persone speciali si cercano ed è bello quando si trovano: credo che il messaggio di inclusione in Basilicata sia arrivato e sia arrivato forte. Vogliamo portare un messaggio vero e forte, fatto di valori, sport, sentimenti veri”.
Play the Games 2016 avrà inizio domani 15 giugno alle 9, con l’accredito delle delegazioni presso la Domus dei Padri Trinitari e, a seguire, le altre incombenze organizzative. In serata, poi, alle 20, la cerimonia di apertura con l’accensione del tripode e il giuramento dell’atleta.
Le gare vere e proprie, invece, partiranno da giovedì 16 giugno.
La manifestazione “Play the Games” organizzata da Special Olympicsin questi giorni tra Bernalda, Metaponto, Pisticci, Marconia e Policoro – oltre 400 atleti con disabilità intellettiva che proverranno da ogni parte d’Italia e parteciperanno agare di atletica leggera, bocce, calcio, equitazione, nuoto e pallacanestro – deve diventare l’occasione perché le istituzioni si interroghino su cosa fare di più e meglio per favorire pratica sportiva e opportunità di socializzazione a favore dei diversamente abili. E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio (Fi) sottolineando che è un impegno ancora più solenne in vista delle Paralimpiadi di settembre a Rio De Janeiro che seguiranno le Olimpiadi. In questo campo in Basilicata – aggiunge – non partiamo da zero. Vorrei ricordare l’iniziativa “Sottosopra” – organizzato solo qualche giorno fa a Policoro dall’ANPIS (associazione nazionale polisportive dilettantistiche per l’integrazione sociale) in collaborazione con il Comune di Policoro, la Cia e altri soggetti sociali e del volontariato. Sempre sul lido di Policoro presso il Circolo Velico Lucano si ripetono manifestazioni ed iniziative di accoglienza di giovani disabili come avviene ad opera dei Padri Trinitari a Venosa e Bernalda. Lo sport – evidenzia Castelluccio – è un elemento importante di riabilitazione e inclusione sociale e pertanto c’è bisogno di intensificare ogni attività per incrementare il numero di fruitori e contestualmente diffondere la conoscenza sulla disabilità intellettiva ed educare i più giovani alla comprensione e alla valorizzazione della diversità in ogni sua più ampia espressione. Si sa che lo sport, in generale, favorisce l’integrazione sociale, in quanto quest’ultima è il risultato di un corretto sviluppo della propria identità e della propria autostima. Pertanto, il livello d’integrazione delle persone disabili può essere notato anche attraverso il grado di partecipazione attiva alla vita sociale. Per rimodernare vecchie strutture sportive e costruirne di nuove, fondamentale (se non centrale) diventa il ruolo giocato nel dibattito dalle Istituzioni e dalla loro cooperazione e coordinamento con le associazioni facenti capo alla realtà del Terzo Settore.