Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia–AN: “Mozione FdI-AN per chiedere la sospensione delle cartelle dei Consorzi di bonifica fino a verifica”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Ci siamo mobilitati immediatamente dopo le segnalazioni di alcuni agricoltori che hanno ricevuto alcune cartelle emesse dai Consorzi di Bonifica della Regione Basilicata per riscuotere le quote consortili relative alle opere di bonifica, sicurezza idraulica e manutenzione del territorio. Abbiamo presentato una mozione che, probabilmente, verrà discussa già nel prossimo Consiglio regionale, per sospendere i pagamenti fino a che non siano accertata la sussistenza e la natura delle spese. Queste, infatti, prima di essere riscosse, dovrebbero essere accertate ed inserite, in modo dettagliato e puntuale, nel “piano annuale di riparto delle spese a carico del Consorzio per la manutenzione ordinaria e l’esercizio delle opere pubbliche di bonifica”.
La sfavorevole congiuntura economica, che già penalizza fortemente il modo agricolo lucano, non consente ulteriori livelli di tassazione né di contribuzione a qualunque titolo. Un’ulteriore spesa non farebbe altro che aggravare la situazione economica dei tanti piccoli e grandi imprenditori lucani che hanno deciso di investire in agricoltura e zootecnia, con risvolti molto negativi tanto sull’occupazione quanto sull’intera economia regionale e, di conseguenza, sui dati demografici della Basilicata.
Confidiamo nel buon senso dell’intero Consiglio Regionale, affinché raccolga la nostra proposta di sospensione per non infierire, ulteriormente, contro il mondo agricolo lucano, già ampiamento vessato da livelli di tassazione inaccettabili, servizi molto discutibili, dissesti idrogeologi che compromettono fortemente l’attività e danneggiati dalla perdita di immagine legata alle note e tristi vicende del petrolio.
OSSERVAZIONI DI CONFAGRICOLTURA BASILICATA SUL DDL “NUOVA DISCIPLINA IN MATERIA DI BONIFICA INTEGRALE, IRRIGAZIONE E TUTELA DEL TERRITORIO”
Confagricoltura Basilicata critica fortemente la proposta di Legge Regionale che dovrebbe disciplinare in un futuro prossimo la bonifica integrale, l’irrigazione e la tutela del territorio.
Infatti fermo restando le funzioni e i poteri dei Consorzi, di contro si azzera completamente il principio fondamentale su cui si basa la stessa esistenza dei Consorzi e cioè l’ autogoverno, facendo così di fatto venir meno il principio fondamentale di democraticità e sussidiarietà sui quali dall’origine si fondano i Consorzi.
Fondere, accorpare ed includere territori con diverse specificità non è detto che sia sempre una buona scelta, in quanto esigenze e necessità di un territorio così variegato sono completamente diverse se non contrapposte.
Questo modello di spendingreview non sarà elemento sufficiente di risparmio, anzi al contrario, non sarà garanzia di una ricaduta positiva sui Consorziati e sui territori, in quanto la contrazione della spesa di solito è difficile da stabilire per legge.
Le uniche Aree che, forse, si potrebbero unire potrebbero essere quelle Amministrative e Progettuali, così invece si intende costituire una sorta di Agenzia che faccia capo ad un soggetto unico, certamente più decisionista, ma sicuramente poco o per niente democratico.
Inoltre per quanto riguarda il discorso della contribuenza è sicuramente superato il tempo in cui solo gli agricoltori traggono beneficio dalle opere di bonifica, infatti di tutto ciò che è bonifica se ne beneficiano tutti coloro i quali insistono a vario titolo su un determinato territorio, bisognerebbe quindi limitare l’apporto economico dai comprensori agricoli valutando la possibilità di introdurre nuovi soggetti che contribuiscano in egual misura alle spese sostenute per la bonifica integrale e la tutela del territorio.
Auspichiamo inoltre una più attenta progettazione di opere in modo che le stesse, dopo la loro realizzazione, contribuiscano allo sviluppo e non diventino con il passare del tempo zavorre per tutto il sistema.
Inoltre ci risulta che, in nessuna altra Regione del territorio nazionale vi sia un Istituto Consortile che accorpi tutta una Regione, ciò avvalora a maggior ragione la ns. tesi di rifiuto di questo impianto di legge così come articolato.
Su questa scelta, da parte della Giunta Regionale, si baserà il futuro di buona parte del Comparto Agricolo Lucano, sarà infatti un momento fondamentale e determinante per la stessa sopravvivenza delle aziende che da generazioni vivono in questi comprensori.
Chiediamo, pertanto, di sospendere l’iter di questo D.D.L. in oggetto, rigettiamo lo stesso e proponiamo una discussione ed un serio e costruttivo confronto su questo annoso tema in modo da rimodulare completamente questo impianto legislativo.