“Contribuire al miglioramento della vita scolastica; supportare le istituzioni scolastiche, gli studenti e le famiglie; migliorare la qualità dei servizi offerti alle istituzioni scolastiche; fronteggiare e prevenire fenomeni di insuccesso formativo, di abbandono, di dispersione scolastica, di bullismo, di vandalismo e di disagio sociale”. Sono queste le finalità principali della proposta di legge “Istituzione del servizio di psicologia scolastica” licenziata, oggi, a maggioranza (hanno votato favorevolmente i consiglieri Bradascio –Pp, Cifarelli, Polese e Miranda Castelgrande –Pd e Pace –Gm; si sono astenuti i consiglieri Rosa –Lb-Fdi, Romaniello –Gm e Leggieri –M5s) dalla quarta Commissione consiliare presieduta da Luigi Bradascio.
Il servizio di psicologia scolastica è configurato come l’insieme coerente di attività psicologiche, integrate e coordinate tra loro, relative alle tematiche e problematiche proprie del mondo della scuola. Le funzioni del servizio sono svolte dal dipartimento Formazione, lavoro cultura e sport, ufficio Sistema scolastico e universitario con il supporto tecnico e la collaborazione del Comitato tecnico scientifico appositamente istituito. Il Comitato ha il compito di definire le linee guida e redigere annualmente un piano degli interventi da realizzarsi sul territorio, stilare la carta dei servizi di psicologia scolastica da diffondere nelle scuole di ogni ordine e grado e tramite le scuole alle famiglie, curare il rapporto con gli altri servizi territoriali, promuovere il servizio con incontri sul territorio e con attività di comunicazione. Le risorse finanziarie previste ammontano a 150mila euro.
“Il testo normativo – si legge nella relazione – coglie un bisogno da sempre presente nella comunità scolastica e al quale bisogna dare una risposta in termini di qualità, integrazione e programmazione, passando da un concetto di consulenza individuale e centrata sul disagio, all’allestimento di una struttura dinamica e diretta che opera in maniera coordinata e integrata con il mondo della scuola. La presenza dello psicologo nella scuola non è finalizzata a un intervento esclusivamente ‘riparatorio’, bensì come presenza necessaria alla prevenzione, alla promozione degli studenti e di tutto il personale coinvolto nel processo educativo in un’ottica interpersonale”.
Soddisfazione per l’approvazione del progetto normativo è stata espressa dal presidente dell’organismo consiliare, Luigi Bradascio che ha evidenziato l’ampio confronto sviluppatosi in questi mesi di discussione con il mondo della scuola e degli operatori del settore.
La proposta di legge passerà ora all’esame della seconda Commissione consiliare (Bilancio e programmazione) prima di approdare in Aula per l’approvazione finale.
Durante l’esame dell’articolato il consigliere Napoli ha posto l’esigenza di “redigere una legge al passo con i tempi, moderna e di respiro più ampio inerente il diritto allo studio. Una normativa – ha precisato – che inglobi al suo interno anche il servizio di psicologia scolastica. E’ una questione – ha detto – di metodo, di merito e di attenzione ad interessi più vasti”.
Erano presenti ai lavori oltre al presidente Bradascio (Pp), i consiglieri Miranda Castelgrande, Cifarelli, Polese, Lacorazza (Pd), Romaniello e Pace (Gm), Leggieri (M5s), Rosa (Lb-Fdi) e Napoli (Pdl-Fi).